Dopo la tarantella fatale che gli ha letteralmente «azzoppato» l’ultimo rush della campagna delle primarie, a Michele Emiliano arriva un’altra batosta: potrebbe essere escluso dai gazebo di Lombardia e Liguria. Per le commissioni regionali «nella stragrande maggioranza dei casi» mancano le 50 firme necessarie a presentare le liste a sostegno del candidato. Le firme, spiega Roberto Montanari, presidente della commissione congresso, erano di non residenti in quelle regioni o non iscritti al Pd. Emiliano prepara i ricorsi: la sua esclusione, avverte Francesco Boccia, sarebbe «un errore». E peserebbe sull’affluenza ai gazebo, vera incognita per il favorito Renzi.
Per due giorni gli sherpa del Pd avrebbero offerto una mediazione nell’interpretazione delle regole, respinta: ma la riunione fiume al Nazareno è stata sospesa per la morte improvvisa di un collaboratore di Emiliano. Il rischio, spiegano al Nazareno, sarebbe quello di invalidare il voto. Gesto di cavalleria dello sfidante Andrea Orlando che chiede di «assicurare la presenza di Emiliano alle primarie». «Il rispetto delle regole non è mai solo un fatto burocratico ma di sostanza», è la replica del reggente Matteo Orfini.