Rousseau torna ad aprire le sue urne digitali. Reduce dalle ennesime polemiche sui finanziamenti ricevuti dall’organizzazione del Movimento 5 Stelle e dal rischio di una nuova indagine del Garante sulla privacy dopo che l’ex collaboratore di Gianroberto Casaleggio, Marco Canestrari, ha parlato di una grossa operazione di profilazione di utenti, ben prima dello scandalo di Cambridge Analytica, la piattaforma del M5S ospita oggi le consultazioni relative alle prossime elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria.

Gli iscritti da almeno sei mesi al M5S sono chiamati a scegliere la lista dei candidati. In Calabria si vota per selezionare i candidati consiglieri regionali (ogni iscritto ha diritto a tre preferenze) e per ratificare la scelta di Francesco Aiello, l’economista candidato presidente che Paolo Parentela, deputato referente per la campagna elettorale, ha proposto come candidato di una coalizione con liste civiche locali, secondo le modifiche apportate allo statuto degli scorsi mesi per rendere il M5S più competitivo al voto amministrativo.

Se la scelta dei vertici non dovesse essere accolta, è prevista a strettissimo giro (il giorno successivo) un’ulteriore votazione nel corso della quale gli iscritti saranno chiamati a scegliere il candidato presidente tra i 3 candidati consiglieri più votati di ogni circoscrizione. Il meccanismo è complesso come la situazione politica: il Pd contro una parte dei suoi iscritti (a Crotone, per dire il clima, ieri sono state cambiate le serrature della federazione provinciale del partito) ha candidato l’imprenditore Pippo Callipo, considerato gradito ad una parte dei 5 Stelle.

Lo stesso Aiello, che viene da ambienti vicini al centrosinistra calabrese, ha dichiarato di auspicare «con tutto il cuore l’unità civica per battere la destra». Insomma, i giochi non sembrano chiusi e venerdì prossimo Luigi Di Maio è annunciato a Catanzaro per benedire il candidato del M5S.

In Emilia Romagna si vota per scegliere i candidati consiglieri. Anche qui c’è una specie di doppio turno: ogni candidato consigliere arrivato primo nella propria circoscrizione potrà aspirare, il giorno successivo, a diventare candidato presidente. I pretendenti a un posto da consigliere regionale sono 120. Una delle consigliere uscenti, Raffaella Sensoli, ha rinunciato a candidarsi ancora e ha annunciato voto disgiunto: sosterrà la lista del M5S e Stefano Bonaccini del Pd come candidato presidente.