La democrazia più grande al mondo ha terminato le operazioni di voto, ora si tratta di stabilire i vicintori. Il primo dato importante riguarda l’affluenza, che è stata del 66,38%, ovvero 551 milioni di elettori, il massimo storico per la nazione asiatica. Lo ha riferito stasera la Commissione elettorale indiana, l’organismo che ha gestito il processo elettorale durato 35 giorni e suddiviso in nove tappe diventate dieci. Il precedente record era stato registrato nel 1984 con il 64,01%. Mentre nell’ultima tornata delle legislative, cinque anni fa, la partecipazione era scesa al 57,94%. Per quanto riguarda le prime proiezioni, la coalizione della destra, guidata dal partito indu nazionalista del Bjp, avrebbe dai 270 ai 282 seggi della Camera bassa, secondo quanto reso noto nella serata di ieri dalla tv Cnn Ibn. Il partito dell’aspirante premier Narendra Modi sarebbe quindi riuscito a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi, mentre il Congresso di Sonia Gandhi si ferma a 72-82 seggi, suo minimo storico. La coalizione di centro sinistra, che guida l’India da 10 anni, è data a 92-102 seggi.