Stasera (ore 21.15) il cinema Beltrade di Milano presenta «El Impenetrable» di Daniela Incalcaterra e Fausta Quattrini. Si tratta di un evento davvero speciale, primo perché «El Impenetrable» è un bel film, che dopo il passaggio alla Mostra del cinema di Venezia, e molti premi nei festival di tutto il mondo, non ha trovato una distribuzione in Italia come accade sempre più di frequente anche ai film che passano nei «grandi» festival. E questo è l’altro motivo che rende speciale la serata. «El Impenetrable» infatti inaugura il «listino» del Milano Film Network, la rete dei festival milanesi che si sono uniti per costruire insieme una serie di iniziative. Tra queste, appunto, la distribuzione che è una scommessa forte nel nostro mercato. Proprio come la sala che li ospita, un piccolo cinema che in breve tempo è divenuto un riferimento per i i cinefili cittadini, e per tutti quei cineasti che, tagliati fuori dai «circuiti cinema» e simili, cercano di far esistere i loro film.
Daniele Incalcaterra, che sarà presente, è anche protagonista davanti alla macchina da presa, eroe un po’ buffo in un’America latina, il Chaco in Paraguay, che riflette i movimenti e i conflitti della politica e dell’economia globali.
La terra ricevuta in eredità dal padre, che Daniele e il fratello volevano restituire agli indios, è in ostaggio al più potente proprietario terriero del paese, che forte dei suoi rapporti con le multinazionali di tutto il mondo controlla anche la politica. Per lui la terra è buona solo a nutrire le vacche e far crescere soia, colture intensive che distruggono a velocità rapidissima le foreste per sempre.
Arcadia, così chiama Daniele la sua terra, per ora è salva: ma fino a quando? «La situazione è peggiorata rispetto a quando abbiamo girato, il cartello Arcadia è già sparito due volte. Il nuovo governo ha dato mano libera ai latifondisti per agire nel Chaco in favore dell’industria agricola. I piccoli proprietari sono spariti, i nativi vengono massacrati e così i campesinos» racconta. Il seguito al prossimo film che Daniele sta cercando di mettere insieme. Un’impresa come sempre molto complicata.