E’ possibile intervistare un principe, un signore tanto aristocratico nei modi quanto disinvolto e sempre sicuro di sé, figlio di quello che era stato la massima autorità dell’Italia del secondo dopoguerra? Sì se intervistato e intervistatore si collocano in uno spazio nel quale i rispettivi codici e le maschere linguistiche da essi generati possano dispiegarsi liberamente sulla scena. L’impresa è riuscita, e si tratta di due protagonisti d’eccezione. L’intervistato è Giulio Einaudi, il fondatore della casa editrice che creò dal nulla una nuova idea di libro, di intellettuale e di lettore, e in definitiva anche un’idea nuova dell’Italia. L’intervistatore è...
Alias Domenica
Einaudi, le tetre domande sospese al mercoledì
Storia dell'editoria. «Quanto costa? Quanto vende?»... Il «Colloquio con Giulio Einaudi» di Severino Cesari (riproposto da Einaudi) è il diagramma tridimensionale, anche drammatico, di un modello di editoria e di cultura divenuto storia