Esistono persone che agiscono per gli altri a costo di trascurare se stesse. Che rinunciano a ogni piacere personale pur di salvare il mondo. Esistono anche persone che non fanno altro che curare il proprio ego, che si disinteressano a tutto ciò che accade a pochi metri di distanza. Che nutrono una sincera indifferenza per le sorti del prossimo.

Fleabag, nome curioso della protagonista dell’omonima serie scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge e visibile su Prime Video (Amazon), non fa parte sicuramente della prima categoria, ma nemmeno della seconda. È una donna sulla trentina ossessionata da se stessa, dai suoi desideri, dai suoi progetti e, soprattutto, dal fantasma della sua migliore amica, morta suicida in circostanze tragicomiche.
Il fatto è che Fleabag, come gli altri personaggi della serie divisa in sei episodi da venticinque minuti circa, non trae alcun giovamento da questa cura della propria persona. In apparenza è un’imprenditrice disinibita pronta a cogliere le occasioni della vita; in realtà finisce sempre per trovarsi da sola a parlare con noi spettatori, forse nel tentativo di prendere le distanze, seppur per un breve attimo, dal quel mondo che pare inghiottirla.