Sedici persone sono morte nel quartiere di Agouza nel centro del Cairo in seguito ad un attacco contro il ristorante e nightclub el-Sayed. Il quartiere si trova in una zona centrale a due passi dalla Corniche del Nilo.
Le dinamiche degli eventi hanno fatto pensare immediatamente ad un agguato terroristico che sarebbe stato perpetrato da uomini mascherati. Ma anche secondo la polizia egiziana, si è trattato di un aggressione messa in atto da sei persone che hanno lanciato bottiglie molotov contro l’edificio dopo che a due di loro era stato impedito l’accesso o erano stati allontanati. Il ristorante si trovava nel seminterrato ed è stato per questo motivo difficile per lavoratori e clienti scappare in tempo utile, prima di essere uccisi dalle fiamme. Undici dei morti erano proprio membri dello staff del locale. La polizia e gli inquirenti hanno continuato a raccogliere le prove sul luogo dell’attacco per tutta la giornata di ieri.
L’episodio è avvenuto all’alba di giovedì. Inizialmente si è parlato del coinvolgimento di un sottosegretario al ministero della Cultura, come proprietario del locale, ed è stata avvalorata l’ipotesi del regolamento di conti. In seguito la notizia del coinvolgimento del politico è stata smentita.

Il movente dell’attacco sarebbe stato invece una lite tra il proprietario del locale e due clienti, provenienti dal quartiere popolare di Embaba, poco lontano da Agouza, che sarebbero ritornati proprio con l’intenzione di dare alle fiamme il night. L’Egitto è stato attraversato da un’ondata di attacchi terroristici a bassa intensità negli ultimi anni e le violenze non accennano a diminuire in particolare nel Sinai dove è stato imposto lo stato di emergenza e il coprifuoco notturno.