«Dopo consultazione con i miei generali e esperti militari, si prega di notare che il governo degli Stati uniti non consente a individui transgender di servire a qualsiasi titolo in qualsiasi branca dell’Esercito americano». Con questo tweet Trump ha licenziato migliaia di soldati americani perché in quanto transgender potrebbero non essere «concentrati sulla decisiva e travolgente vittoria» e l’esercito non può «essere gravato con le enormi spese mediche e la rovina che i transgender comporterebbero».

Un cambio di rotta drastico per i diritti civili Lgbtq  che ha provocato un’ondata di reazioni, non solo tra i democratici, che l’hanno definita una mossa anti americana.  Trump si è così inimicato oltre alla comunitá Lgbtq, una buona parte dei veterani,  perché qua si parla di militari, gente che ha uno spirito di corpo sviluppato e in un Paese dove i soldati non si toccano impunemente, inclusi quelli transessuali.

L’American Civil Liberties Union (Aclu) ha dichiarato subito guerra alla  proposta specificando che «Trump non può rovesciare le regole tramite tweet. I regolamenti che permettono alle persone trans di arruolarsi sono  ancora legge». m. cat.