In Ecuador, è iniziato ieri un processo per delitti di lesa umanità: il primo nella storia del paese. La Corte nazionale di giustizia ha portato alla sbarra cinque accusati per crimini commessi tra il 1985 e il 1988.

Secondo la Procura generale ecuadoriana, nel caso denominato «Vaca, Cajas, Jarrin», compaiono ex militari (generali e colonnelli) e un generale di polizia in pensione. Avrebbero fatto parte di una «struttura di repressione statale che, in forma sistematica e generalizzata, ha commesso crimini contro l’umanità».

Le vittime sono Luis Vaca, Susana Cajas e Javier Jarrin, appartenenti al gruppo «Alfaro Vive Carajo», i cui diritti umani furono violati tra il 1985 e il 1988, durante il gobierno del presidente Leon Febres-Cordero. Sono stati convocati 69 testimoni, sono state presentate 11 perizie e oltre 70 documenti. Gli accusati sono 8, ma tre sono latitanti, uno di loro negli Usa, e non possono essere giudicati in contumacia.

Le vittime furono arrestate e torturate il 10 novembre dell’85 e scomparvero per anni. Prima di essere liberato, nel 1988, Vaca venne anche eliminato dal registro civile.