Dal 14 al 21 Luglio, nella campagna toscana, alla «Comune di Bagnaia», primo fra gli ecovillaggi italiani, ottanta ettari tra le colline del Senese, si è tenuta la Conferenza Europea degli Ecovillaggi (GEN eu) seguita dal XXII Raduno estivo La RIVE (Rete italiana villaggi ecologici). Spazio per cinquecento persone con tende, alimentazione vegetariana ed il supporto di strutture vicine: la comunità ha buon rapporto con il territorio. Tantissimi giovani. Sotto il cielo, tendoni e vele, seduti su balle di fieno, si sono tenuti workshop su ecologia, buone relazioni, pace, tecnologie ecosostenibili, in Inglese con possibilità di traduzione simultanea. Il Raduno Gen, che ha visto ecovillaggi di tutto il Mondo portare il valore delle esperienze comunitarie, si è concluso con la giornata sulla giustizia sociale. Qui, tra altre, le voci di Giuseppe Miccirelli, filosofo, avvocato, attivista nella gestione condivisa dei beni comuni, di Alberto Ruz Buenfil, esperto di reti internazionali di pace e giustizia ambientale, di Ole Lykke, residente di Christiania in Danimarca con racconto sulla comunità danese e per il Movimento contro le droghe pesanti, di Roberta Ferutti, giornalista della Rete comuni solidali. Pioggia battente e allegria hanno poi salutato Il Raduno Rive. Francesca Guidotti ed Ermanno Salvini hanno presentato il libro appena pubblicato: «Rive ieri,oggi,domani» Ed.Rive 2019, sulla storia di Rive, degli ecovillaggi aderenti e progetti. Rive oggi è sempre più attenta alla relazione fra creature viventi e costruzione di reti con realtà internazionali. Gli ecovillaggi sono laboratori di condivisione con le persone e la Terra che chiedono dedizione e continuità. Sono diversi per numero abitanti e orientamento: a carattere più spirituale o ambientale, ma uniti nei valori di solidarietà e non violenza. E’ stato un tempo con il respiro della natura, il silenzio di notti stellate, di gentilezza, grazia e rispetto delle diversità con l’impegno personale di ognuno. Noi del Cohousing Orosia abbiamo allestito sotto una piccola vela, in un prato di ulivi, un set di videoregistrazione «il Mulino di Orosia», invitando i partecipanti dei Raduni a narrare proprie esperienze sulle «buone relazioni». Ripassiamo insieme volti, voci, racconti. È stato un grande incontro di sogni e realtà per nuove forze sociali che cercano un altro modo di organizzare la vita collettiva. Certo c’è bisogno di tempo: per il popolo degli ecovillaggi ogni saluto è un abbraccio ed un abbraccio «doc» deve durare almeno un minuto. Ma c’è tempo, perché qui si vede che il potenziale di volontà di trasformazione, di coralità e cura di queste nuove generazioni, è profondamente vivo .