Dopo le passerelle mediatiche, Matteo Salvini ieri si è presentato al Campidoglio per la conferenza stampa di lancio della manifestazione, che sabato vedrà la Lega riunirsi in Piazza del Popolo. Ad attenderlo, però, non c’erano solo telecamere e la manciata di sostenitori romani del progetto «Noi con Salvini».

Cartelli, urla e cori contro il leader leghista sono stati la scanditi da «studentesse e mamme precarie» che, nonostante l’ingente schieramento di forze di polizia, hanno gridato la loro «disapprovazione contro chi ha insultato questa città, contro chi per anni ha inneggiato alla secessione e ora si presenta come opposizione sociale scordandosi di essere stato al governo per 15 anni sostenendo politiche che hanno precarizzato il mondo del lavoro, che hanno istituito il reato di immigrazione clandestina», come riportato nel comunicato poi diffuso alla stampa. Anche una delegazione di Sel ha esposto striscioni contro il leader padano.

«Non rispondo su quattro cretini, quattro poveretti. Piuttosto, spero di aiutare i romani a riprendersi questa città perché Marino è inadeguato», ha dichiarato il leader del Carroccio che ha poi chiosato: «Roma merita molto di più di un sindaco totalmente inadeguato. Per questo siamo qui».

Una dichiarazione che cozza con la realtà dei fatti, visto che la campagna #MaiConSalvini è ormai un fenomeno che veleggia a spron battuto nella città, capace di radunare un variegato universo contrario alla visita di Salvini, reo di fomentare politiche d’odio e razziste e di flirtare con la destra neofascista di CasaPound.

Per questo motivo alle 12 di ieri un centinaio tra i promotori di #MaiConSalvini ha fatto un blitz a Piazza Vittorio, improvvisando una partecipata conferenza stampa. «Siamo qui perché è il cuore meticcio della Roma antirazzista, perché è la piazza da cui inizierà il nostro corteo sabato e perché respingiamo senza timori la provocazione di CasaPound».

Sullo sfondo un lungo striscione con il disegno del fumettista Zerocalcare: «No alle politiche d’austerity No al governo Renzi», si legge prima del più noto motto della campagna. «Uno slogan che rilancia il percorso di diverse soggettività unite dal rifiuto per questo governo e le sue misure anti-crisi e dalla netta opposizione a chi fomenta odio, razzismo e violenza sia Roma che in tutta la nazione», scrivono nel comunicato della conferenza stampa. Intanto, in attesa del Comitato di Ordine e Sicurezza pubblica, crescono le adesioni al corteo.

Ieri è giunta la significativa adesione dell’Anpi di Roma che, congiuntamente all’Anppia (Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti) e al Fiap (Federazione italiana associazioni partigiane), ha dichiarato in una nota stampa: «Roma città Medaglia d’Oro per la Resistenza è stata già offesa in questi anni da personaggi come Salvini».