La Commissione Intelligence della camera Usa ha diffuso il memo segreto che accusa i vertici dell’Fbi e il dipartimento di Giustizia di abuso di potere e di non essere stati imparziali di parte durante le fasi iniziali del Russiagate.
Nel memorandum di quattro pagine, recentemente declassificato dallo staff repubblicano, si legge che si osserva «una preoccupante rottura dei processi legali istituiti per proteggere gli americani dagli abusi relativi al processo del Foreign Intelligence Surveillance Act (Fisa)».

Nel memo si accusano gli ex funzionari che hanno approvato la sorveglianza sullo staff di Trump, un gruppo che include l’ex direttore dell’Fbi James Comey, il suo ex vice Andrew McCabe, l’ex vice procuratore generale Sally Yates e l’attuale vice procuratore generale Rod Rosenstein; a loro si imputa di aver firmato le richieste di sorveglianza omettendo le motivazioni politiche della persona che forniva alcune informazioni, l’ex ufficiale dei servizi segreti britannici Christopher Steele.

Nel memo si dice che Steele «fu sospeso e poi sollevato dall’essere una fonte dell’Fbi a causa di ciò che l’Fbi definisce come la più grave delle violazioni: una divulgazione non autorizzata ai media della sua relazione con l’Fbi».

Il memo non è un documento dell’intelligence e riflette le informazioni raccolte dalla Commissione, che i Democratici, l’Fbi e il Dipartimento di Giustizia hanno criticato come incomplete e fuorvianti.

Attuali ed ex funzionari dei servizi segreti hanno dichiarato che una delle loro maggiori preoccupazioni è che, per via delle norme che regolano le informazioni classificate, non potranno difendersi dalle accuse contenute nel memo. In una dichiarazione precedente alla divulgazione del meno, all’Fbi avevano detto di essere «gravemente preoccupati» in quanto nel memorandum mancano informazioni chiave, e ciò fornisce un’impressione imprecisa di come l’agenzia conduca la sorveglianza sotto l’autorità del Fisa.

Prima dell’uscita del memo Trump ha twittato: «I massimi dirigenti e investigatori dell’Fbi e del Dipartimento di Giustizia hanno politicizzato il sacro processo investigativo a favore dei democratici e contro i repubblicani, qualcosa che sarebbe stato impensabile solo poco tempo fa».

Rappresentanti legali hanno espresso il timore che Trump possa tentare di usare il rilascio del memorandum per licenziare Rosenstein, che sta supervisionando l’indagine indipendente sul Russiagate di Robert Mueller.