All’atelier Esc di Roma, in via dei Volsci 159, è iniziato L/Ivre. Giunto alla quinta edizione,il festival è “una risposta alla torsione monopolistica e dal disinvestimento nella cultura in atto nel nostro paese” sostengono gli organizzatori.

L7Ivre, com’è ormai tradizione, arriva a una settimana dalla fiera della piccola editoria che si celebra all’Eur ed è considerato il punto di incontro prenatalizio della produzione editoriale, vinicola e culturale indipendente. Fino a domenica 18 sarà possibile conoscere la produzione di 40 editori: da Minimum Fax a DeriveApprodi, da Donzelli a Nottetempo, e poi Beccogiallo, Edizioni dell’Asino, Manifestolibri, Mimesis o Quodlibet (qui l’elenco completo). E’ l’occasione di intervenire in dibattiti e seminari (qui il calendario).

Tra i produttori di vini biologici e naturali si va da Bosseto in Piemonte a Barraco in Sicilia (vedi qui). In programma come tutti gli anni anche le degustazioni con i produttori. “L’indipendenza non è un vezzo ma un terreno di battaglia, una sfida, una modalità di agire discontinuità e praticare l’alternativa nel quadro della progressiva cancellazione di libertà, diritti e opportunità che dentro la crisi viviamo” sostengono gli organizzatori del festival”.