I I L’hashtag sui social è «Sorrento non si Lega», l’appuntamento è per domani alle 10.30 in piazza Veniero: a lanciarlo sono state le sardine della costiera, sull’esempio di Bologna, solo che in omaggio alle tradizioni gastronomiche locali hanno scelto di definirsi «fravagli» cioè i pesci piccolini che si infarinano e si friggono interi. Si riuniranno perché «Sorrento non abbocca»: l’occasione è la passerella del leader della Lega, Matteo Salvini, che alle 11 sarà al Circolo dei Forestieri, nella piazza accanto, per benedire il passaggio al Carroccio del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, e quello di Positano, Michele De Lucia.

Il programma della protesta è chiaro: «Siamo i fravagli, appena nati, croccanti e napoletani. Siamo Antonino, Laura, Mohammed, Marta, Michele, Liliana, Paolo e Francesca ma ci sono altre centinaia di nomi, perché abbiamo soltanto deciso di convogliare, in un luogo di incontro, un sentimento popolare diffuso. Ognuno è invitato a portare un libro per donarlo simbolicamente all’ex ministro. Un libro, scelto dai partecipanti, verrà anche fisicamente donato a Salvini». Quindi la precisazione: «È chiaramente un appuntamento politico ma apartitico. Per chi ci taccia di essere antidemocratici: nessuno vuole impedire a Salvini di esprimere le sue opinioni, vogliamo però ribadire il nostro totale disaccordo. Alla politica della paura, dell’odio, dei muri preferiamo rispondere con l’incontro, la cultura, l’ironia».

La Lega aveva annunciato l’appuntamento con molta enfasi, in ballo ci sono le regionali di maggio: «Cresciamo in Campania – aveva commentato l’europarlamentare Lucia Vuolo – ed è l’inizio di un processo di apertura alla società civile e alle realtà civiche. Le adesioni sono il frutto di un lavoro silenzioso di ascolto che parlamentari e dirigenti della Lega hanno messo in campo. Tanti amministratori hanno scelto di seguire il nostro capitano e il progetto Lega in un sud Italia non più ostile come un tempo». Più che pescati dalla società civile, i due sindaci approdati alla corte di Salvini sono stati sottratti agli alleati di centrodestra: Cuomo dalla Dc era passato a FI rimando poi nell’orbita berlusconiana; De Lucia dal Pdl si era riposizionato su FdI.

A Sorrento dovrebbero confluire anche rappresentati del centrosinistra (da Sinistra italiana a Italia viva) rigorosamente senza bandiere non solo della costiera sorrentina ma anche dalle aree limitrofe. Intanto anche Napoli si organizza: il primo appuntamento in città per le sardine anti Salvini (un flash mob promosso dalla pagina Napoli non si Lega) è in programma per il 30 novembre a piazza del Gesù Nuovo, in contemporanea con la visita dell’ex ministro a Firenze. «Nessuna insegna politica, nessuno slogan offensivo – chiedono i promotori -, portate con voi una sardina disegnata o creata come volete». In via di definizione invece l’appuntamento di Benevento, sui social si legge: «AAA sardine sannite cercasi». L’idea è partita da Annachiara Palmieri ed Elide Apice: «Raccogliamo disponibilità a diventare sardine, vediamo quanti siamo e poi fisseremo data e luogo».

Mentre il mare si gonfia di pesci che nuotano in direzione contraria, Salvini prova a giocare la carta dell’ironia, sperando che la rete non gli si rivolti contro proprio adesso che si era posizionato anche su Tik Tok: «Mi piacciono questi ragazzi, danno valore e importanza a ogni mia presenza – ha commentato da Terni -. Alle prossime occasioni mi propongo di andare a salutarli e a ringraziarli. Saranno anche a Sorrento, a Positano, a Rimini. Sono un valore aggiunto. Andrò piazza per piazza a stringergli la mano».