Beppe Grillo dice di essere «stanco di essere gandhiano» e chiede al movimento 5 stelle di scendere in piazza nel prossimo autunno per difendere la Costituzione. Ormai l’esternazione è quotidiana da parte del leader pentastellato. Che ieri dal suo blog è tornato di nuovo a sparare a zero contro tutto e tutti, senza salvare nemmeno il prosciutto di Parma e il parmigiano reggiano, due eccellenze della gastronomia italiana messe in pericolo, a suo dire, dall’accensione dell’inceneritore di Parma, lo stesso che Grillo aveva giurato ai suoi elettori che non sarebbe mai stato usato. «Chi mangerà prosciutto e parmigiano alla diossina?» ha chiesto ieri il leader attirandosi le critiche dei produttori e del ministro dell’Agricoltura De Girolamo. Ma è meglio andare con ordine. «Io sono stanco di essere gandhiano, di osservare leggi fatte per favorire i delinquenti», scrive Grillo sul blog. «Dietro il M5S ci sono nove milioni di voti, ma questi, che hanno occupato ogni posto di potere, se ne sbattono i coglioni», prosegue il capo lamentandosi perché alla Camera e al Senato il suo movimento non viene perso in considerazione da nessuno visto che tutte le proposte avanzate finora sarebbero state ignorate. «Prendo atto che noi non esistiamo – prosegue – che ogni legge partorita da loro , in particolare quella elettorale, è contro di noi e per la loro sopravvivenza». Poi rivendica di aver proposto l’abolizione del Porcellum e di essere stato ignorato. Salvo poi sposarlo in pieno e chiedere da settimane di andare al voto proprio con la legge elettorale che tanto diceva di detestare. «Sono stanco di farmi prendere per il culo da questi incapaci, spocchiosi, intellettualmente depravati che hanno distrutto l’Italia. Sono stanco, ma di quella stanchezza che matura l’incazzatura formidabile», prosegue con toni minacciosi. Senza far mancare le accuse nei confronti del Colle. «La coppia Violante&Napolitano ha forse trovato il cavillo mancante per salvare un pregiudicato con il rinvio della legge Severino alla Corte Costituzionale». Da qui l’invito al popolo 5 stelle a scendere in piazza, fatta sempre sul blog dai gruppi di Camera e Senato. Non si fanno date, ma l’invito è di manifestare in autunno contro «il trappolone» starebbero preparando a danno della Costituzione. «Il 6 settembre inizierà alla Camera la discussione sulla modifica dell’articolo 139 della Costituzione, l’articolo cassaforte che stabilisce come si cambia la nostra Carta – scrivono i parlamentari stellati -. Tre giorni dopo, il 9, si voterà e poi di corsa in discussione al Senato: in quattro e quattr’otto, perché c’è urgenza di presidenzialismo». L’ultima esternazione della giornata Grillo la riserva al prosciutto di Parma e al parmigiano reggiano. E rischia di mettere in difficoltà un settore che fattura complessivamente 3,5 miliardi di euro. Dopo l’accensione dell’inceneritore, dice , Pd e Pdl «esultano per le neoplasie future degli abitanti di Parma, per il cibo avvelenato della Food Valley». E ancora: «Chi mangerà in futuro parmigiano e prosciutti imbottiti di diossina? L’inceneritore è inutile e brucerà rifiuti provenienti da ogni dove, ma loro sono contenti». Parole che fanno infuriare il presidente del Consorzio parmigiano reggiano, Giuseppe Alai: «Spiace davvero questa azione di terrorismo nei confronti dei nostri consumatori» dice, mentre il ministro dell’Agricoltura De Girolamo definisce «un incosciente» il leader del M5S.