Estate d’autore è il titolo di una delle due rassegne cinematografiche promosse dalla Fice – la Federazione italiana del cinema d’Essai – a partire da giugno, il mese in cui le sale cominciano a svuotarsi e i titoli «di richiamo» vengono rimandati a settembre. In attesa che la legge sul cinema intervenga a contrastare la «desertificazione estiva», il Ministero ha già predisposto degli incentivi per quegli esercenti che faranno uscire dei film da giugno ad agosto ad agosto, come racconta Maria Troccoli della Direzione generale cinema alla conferenza di presentazione dei titoli che verranno proiettati durante nelle circa quattrocento sale del circuito Fice.

Estate d’autore è la rassegna più nutrita, di cui fa parte anche Nuovo cinema Teheran – Viaggio cinematografico in un paese in trasformazione, che ha in cartellone – dal 23 giugno – quattro film iraniani che hanno debuttato nell’ultimo anno in vari Festival. Dalla selezione di Un Certain Regard di Cannes 2015 viene Nahid di Ida Pananhandeh, storia della lotta di una donna divorziata per potersi risposare mantenendo la custodia dei figli. Dal concorso dell’ultimo Festival di Berlino arriva invece A Dragon Arrives di Mani Haghighi, e ancora l’’horror A Girl Walks Home Alone at Night di Ana Lili Amipour e Un mercoledì di maggio di Vahid Jalilvand, premio Fipresci a Venezia 72. I primi film di Estate d’autore a uscire in sala sono stati S is for Stanley di Alex Infascelli – la storia dell’autista personale di Kubrick, David di Donatello al miglior documentario – e Fiore di Claudio Giovannesi, appena passato dalla Quinzaine des Realisateurs di Cannes.

E dal festival francese troviamo anche Segreti di famiglia di Joachim Trier, protagonista Isabelle Huppert, in concorso l’anno scorso e in sala dal 16 giugno.

La seconda rassegna è Racconti italiani, una selezione interamente dedicata ai documentari di registi italiani che avrà luogo tra giugno e dicembre. «Ho l’impressione che il pubblico abbia voglia di questo tipo di cinema», sottolinea Rino Sciarretta, il produttore di Dustur di Marco Santarelli, fra i sei titoli in programma, che dal carcere di La Dozza di Bologna mette a confronto la costituzione italiana con quelle islamiche in un workshop per i detenuti. In cartellone I ricordi del fiume di Gianluca e Massimiliano De Serio, intorno allo smantellamento della baraccopoli torinese del Platz, e che torna in sala dopo il passaggio fuori concorso a Venezia e la proiezione in alcuni cinema il mese scorso. Nessuno mi troverà, invece, «racconta degli aneddoti poco conosciuti su Ettore Maiorana», così spiega il regista Egidio Eronico. «Con il mio piccolo film ho sinora girato circa trenta città – continua – e le sale erano sempre piene».

Un successo di cui è convinta Antonietta De Lillo, «in questo momento cinema della finzione e della realtà vanno quasi di pari passo», ideatrice e curatrice del film partecipato Oggi insieme domani anche, indagine sull’amore ai giorni nostri: «un modo – spiega- per raccontare l’Italia». Il vantaggio di uscire d’estate, aggiunge la regista, «è che consente una fruizione più umana, in cui non si parla di prodotti che vanno bene o male e che in un paio di settimane possono venire bruciati per sempre».

A conclusione di queste iniziative estive, entrambe giunte alle seconda edizione, il presidente della Fice Domenico Di Noia annuncia anche una partnership prevista per la fine d’agosto tra la Federazione delle sale d’Essai e la Cineteca di Bologna, per supportare e far uscire in sala il Cinema Ritrovato.