«La modifica alla Costituzione promossa da Renzi non affronta il problema principale, cioè la riluttanza dell’Italia a fare le riforme», «Le dimissioni di Renzi non sarebbero la catastrofe che molti in Europa temono», il premier ha sbagliato a creare «la crisi collegando il futuro del governo al test sbagliato». A sorpresa il settimanale londinese The Economist si schiera per il No al referendum italiano. Renzi, scrive, «avrebbe fatto meglio a battersi per migliori riforme strutturali». Conclusione: «Se la vittoria del No al referendum dovesse innescare il disfacimento dell’euro, sarebbe il segnale che la moneta unica è così fragile che la sua distruzione sarebbe solo una questione di tempo».