L’anno scorso il concerto del 1 maggio a Taranto era saltato per motivi politici: «C’erano le elezioni amministrative e mancavano le condizioni per organizzare una manifestazione come la nostra che si tiene lontano dalle rappresentanze politiche – ha spiegato Michele Riondino, direttore artistico della manifestazione insieme a Diodato e Roy Paci. Un evento nato grazie al Comitato Cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti, nati dopo il sequestro dell’Ilva nel 2012, che sarà condotto quest’anno da Valentino Petrini, Valentina Correani, Andrea Rivera, Marina Dell’Ombra.

Dopo un anno di stop, il concerto torna «più forte di prima», per un cast che prevede fra gli altri: Brunori Sas, Levante, Mezzosangue, Ghemon, Emma, Teresa De Sio, Colapesce, Modena City Ramblers, Lacuna Coil, Bud Spencer Blues Explosion. Sul palco – spiegano gli organizzatori, non ci sarà solo la musica, ma: «Verrà dato seguito al lavoro svolto dal Comitato nelle scuole superiori attraverso laboratori con associazioni, giornalisti, intellettuali e personaggi dello spettacolo. Il tema sarà “Programmiamo il nostro Futuro”. Saranno presenti le più importanti realtà in lotta su e giù per l’Italia: dai No Tav ai No Tap. Le donne, poi, avranno un ruolo centrale sul palco: da quelle in prima linea per denunciare l’inquinamento – come le Donne per Cornigliano, determinanti per la chiusura dell’area a caldo dell’Ilva di Genova – a quelle che in Kurdistan hanno dovuto imbracciare il fucile per la libertà propria ma anche dei popoli europei. Taranto è il paradigma delle lotte contro lo sfruttamento e il capitalismo selvaggio. Vogliamo che diventi anche il luogo di incontro per immaginare un futuro diverso. #unomaggioliberoepensante non è un evento. È piuttosto la punta visibile di un processo ben più ampio e quotidiano che coinvolge la cittadinanza tarantina tutto l’anno. È il frutto dell’impegno politico incessante del Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti che dal 2012 tenta di spezzare la contrapposizione tra diritto alla salute e diritto al lavoro, per provare a immaginare insieme una soluzione inedita che consenta alla città di Taranto di rinascere. Senza compromessi al ribasso».