Parte per la prima volta fuori dall’Europa, questo Giro d’Italia edizione centoeuno. Attendato a Gerusalemme, al riparo di quella che Eyal Weizmann chiama per la Palestina «architettura dell’occupazione», il Barnum del ciclismo omaggia il nome di Bartali, scolpito tra i giusti delle nazioni nello Yad Vashem. La propaganda è tutta sulla «sicurezza». Di chi, non si specifica. L’entusiasmo della gente per le strade copre il rumore della guerra prossima ventura, nei paraggi, a distanza di una semi-tappa. Qui si resta per tre giorni, prima di riguadagnare la Sicilia e da lì risalire lo stivale, con rari ammiccamenti, rispetto al passato,...
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Dumoulin, il vincitore senza soprannome
Contagiro 2018/Tappa 1. La corsa, sulla strada, ricomincia da dov’era finita un anno fa, con l'olandese che si veste di rosa dopo dieci km scarsi di cronometro