Il cinquantunesimo premio della Banca di Svezia in memoria di Alfred Nobel – il «premio nobel per l’economia» – è stato assegnato ieri alla franco-americana Esther Duflo, all’americano di origini indiane Abhijit Banerjee e all’americano Michael Kremer per le loro ricerche sulla riduzione della povertà nel mondo. Banerjee è stato il supervisore del dottorato in economia di Duflo al Massachusetts Institute of Technology (Mit) nel 1999. Oggi sono sposati e hanno una figlia, Noemie.

ESTHER DUFLO è stata la più giovane professoressa eletta al Collège de France nel 2008, ha ricevuto la John Bates Clark Medal nel 2010. È la seconda donna ad avere ricevuto il premio Nobel per l’economia. Nel 2012 è entrata a far parte del Comitato per lo sviluppo mondiale, ed è stata anche una consulente del presidente degli Stati Uniti Barack Obama sulle questioni di aiuto allo sviluppo nei paesi poveri. «È stato un incarico puramente consultivo, come ce ne sono centinaia. Non ho mai incontrato Obama, né ho mai scambiato email con lui. Non avrei mai potuto lavorare in politica perché richiede che tu sia convinto della tua verità o sia completamente cinica. E poi non ho il carisma o la personalità per propormi» raccontava di sé Duflo, con una certa ironia, in un’intervista del 2013.

ABHIJIT BANERJEE è attualmente docente di economia presso il Mit della Fondazione Ford dopo aver insegnato nelle università di Harvard e in quella di Princeton. Nato e laureato in India alla metà degli anni Ottanta, Banerjee è un esperto di «economia dello sviluppo» ed è confondatore insieme a Duflo e Sendhil Mullainathan del laboratorio Abdul Latif Jameel Poverty Action presso la sede dell’Mit di Cambridge. Le attività di questo centro di ricerca sono diffuse nel mondo e hanno permesso la creazione di una rete che oggi collega quattro continenti: Africa, America Latina, Europa e Asia. Il suo obiettivo è analizzare, e ispirare, le politiche pubbliche rivolte ai poveri. Il metodo di analisi e intervento è stato definito «microeconomia sperimentale» e si basa sull’osservazione dei vincoli quotidianie cerca di fornire risposte semplici a domande pratiche. Tecnicamente il metodo è definito «studio randomizzato controllato» [randomized controlled trial] ed è usato anche nelle ricerche mediche.

LE LORO RICERCHE hanno scoperto che per purificare l’acqua dei villaggi in Kenya è più efficiente mettere il cloro vicino ai pozzi. Ha permesso l’osservazione degli agricoltori indiani che hanno maggiori probabilità di far vaccinare i loro figli in cambio di un sacco di lenticchie. Una tecnica ispirata dagli studi clinici, che privilegia l’empirismo sul discorso del metodo, e fa cadere la controversia sulla quantità di aiuti allo sviluppo per concentrarsi sul modo in cui il denaro è speso.

«L’ECONOMIA DEI POVERI», un libro scritto insieme e pubblicato in Italia nel 2012, ipotizza una via di mezzo tra le soluzioni di mercato alla povertà e i grandi piani di sviluppo. Rifiuta le generalizzazioni e il pensiero economico fatto di formule matematiche. Cerca di esporre il modo in cui i poveri pensano e prendono decisioni su questioni come l’istruzione, la sanità, il risparmio, l’imprenditorialità. Sostengono l’uso dell’osservazione e dell’ascolto in un approccio empirico da cui sostengono potrebbero emergere strategie per sradicare la povertà. Al fondo credono che piccoli cambiamenti possono avere grandi effetti. Duflo e Banerjee «hanno introdotto un nuovo approccio per ottenere risposte affidabili su come ridurre al meglio la povertà nel mondo» ha spiegato la Royal Academy of Sciences.

MICHAEL KREMER, professore dell’Università di Harvard, «ha dimostrato quanto possa essere potente questo approccio utilizzando esperimenti sul campo per testare vari interventi che possono migliorare i risultati educativi nel Kenya occidentale» ha aggiunto l’Accademia. I tre premi Nobel si divideranno un premio da nove milioni di corone svedesi: circa 830 mila euro.

***Abhijit Banerjee, nato in India 58 anni fa, insegna a Harvard. Esther Duflo è nata a Parigi nel 1972, oggi insegna all’MIT. Banerjee e Duflo sono sposati. Michael Kremer è nato nel 1964 e in segna ad Harvard. Banerjee e Duflo hanno scritto, tra l’altro, insieme «L’economia dei poveri. Capire la vera natura della povertà per combatterla» (Feltrinelli 2012). Il 12 novembre uscirà «Good Economics for Hard Times: Better Answers to Our Biggest Problems» (Hachette). Banejee e Duflo sono tra i fondatori dell’«Abdul Latif Jameel Poverty Action Lab», un centro di ricerca impegnato nella lotta contro la povertà. Insieme a Kremer hanno firmato articoli anche sulle politiche dello sviluppo, sul ruolo dell’educazione e la prevenzione dell’Hiv nei paesi africani, ad esempio il Kenya.