Un giudice federale ha invalidato le restrizioni volute da Trump al Deferred Action for Childhood Arrivals (Daca) voluto da Obama per permettere ai ragazzi entrati nel paese da minori in maniera illegale di ricevere un’azione di rinvio dell’espulsione della durata di due anni, rinnovabile, rendendoli anche idonei a un permesso di lavoro.

A luglio, il segretario ad interim per la sicurezza interna, Chad Wolf, aveva emesso un promemoria in cui affermava che le nuove domande non sarebbero state accettate e che i rinnovi sarebbero stati limitati a un solo anno.

Queste restrizioni erano arrivate dopo che la Corte suprema aveva impedito all’amministrazione Trump di porre del tutto fine al programma come da promessa elettorale del 2016.

Il giudice ha sostenuto che Wolf è stato nominato segretario ad interim illegalmente: non ha seguito le regole di successione e dunque il promemoria del segretario per la sicurezza interna non è valido.

La decisione del tribunale non è piaciuta all’amministrazione uscente e un portavoce del Dipartimento per la Sicurezza interna ha detto che i funzionari stanno esplorando le opzioni a disposizione per continuare con una revisione del Daca in senso restrittivo.

Non è l’unica brutta notizia per The Donald dalla sfera legale: dopo una settimana di rivendicazioni su oltre 680milavoti che gli avvocati di Trump giudicavano illegali, in gran parte perché gli osservatori repubblicani non avevano potuto essere presenti al conteggio, il team di Trump ha abbandonato il caso.

Le prove hanno dimostrato che i rappresentanti del Gop erano presenti in tutti i seggi. La decisione dei legali è arrivata dopo che due giudici in Pennsylvania avevano già respinto una mezza dozzina di istanze della campagna elettorale repubblicana; le richieste si basavano sulla mancanza di nomi, date o indirizzi nelle buste esterne delle schede legate al voto anticipato, ma secondo i giudici la legge della Pennsylvania non richiede che siano compilate con questi dati.

Che l’elezione di Biden sia avvenuta è ormai un dato di fatto che prescinde dalle affermazioni del presidente uscente. Il presidente eletto e la sua vice Kamala Harris sono già passati a una fase successiva.

Ieri hanno tenuto in incontro con la stampa, cominciato troppo tardi per noi, per parlare di economia. Secondo le anticipazioni Biden si sta confrontando con lo stato dell’economia degli Stati uniti e su come la sua amministrazione pianifica di combattere il Covid-19 riportando l’economia ai livelli pre-pandemici.

Il briefing si è tenuto poche ore dopo una riunione di Biden e Harris con i leader sindacali e gli amministratori delegati delle principali aziende tecnologiche, di vendita al dettaglio e automobilistiche. Secondo un membro dello staff di transizione, lo scopo dell’incontro era «discutere la ripresa economica e ricostruire meglio a lungo termine».

La campagna di Biden da mesi invita il Congresso a estendere i sussidi di disoccupazione emanati dal CARES Act di marzo, mentre altri economisti e leader politici, come il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, avvertono che la ripresa degli affari potrebbe stabilizzarsi o cadere nuovamente se il Congresso non dovesse essere in grado di sostenere gli americani finché il vaccino contro il coronavirus non sarà ampiamente disponibile.

Al momento il blocco tra la Casa bianca di Trump, i repubblicani al Senato e i Democratici alla Camera hanno quasi del tutto sprofondato le prospettive di far arrivare un importante pacchetto di stimoli prima del nuovo anno.