I drusi sono seguaci di una fede monoteista di origine sciita-ismailita. Al ‎Darazi, da cui deriva l’etimologia del nome della comunità, è stato uno dei ‎primi diffusori della nuova dottrina nata in Egitto agli inizi dell’XI secolo ‎quando alcuni teologi proclamarono “figura divina” l’imam al Hakim. ‎Considerati degli eretici, per sfuggire alle persecuzioni i drusi si spinsero in ‎cerca di un rifugio fino in Galilea, in Libano e nella Siria meridionale. I ‎drusi considerano loro padre spirituale il profeta preislamico Shuayb, da ‎essi identificato in Ietro, il suocero di Mosè, che secondo la tradizione ‎sarebbe sepolto a Hittin, in alta Galilea. Durante la guerra civile libanese ‎‎(1975-2000) i drusi, guidati da Kamal Jumblatt e poi dal figlio Walid, del ‎Partito Socialista Progressista, si schierarono contro la destra cristiana ‎maronita e dalla parte delle formazioni della sinistra e dell’Olp di Yasser ‎Arafat. Jumblatt qualche anno fa aveva avviato incontri in Giordania con ‎esponenti drusi israeliani per persuaderli a rivedere la loro integrazione in ‎Israele senza ottenere risultati di rilievo. In Siria i drusi hanno scelto di non ‎lasciarsi coinvolgere nella guerra che dilania il paese ma di fatto sono ‎schierati con il presidente Bashar Assad.