Il primo riconoscimento sindacale per i 20 mila driver che lavorano in appalto per Amazon. Alla vigilia dello sciopero indetto dai sindacati confederali per il Black Friday di domani, ieri mattina è stato raggiunta un’intesa che ha portato alla revoca della protesta.

«Condivisa ipotesi unitaria di accordo nazionale di secondo livello per tutte le imprese associate ad Assoespressi che effettuano le consegne per conto Amazon Italia Transport». Lo fanno sapere Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, evidenziando che «l’accordo sarà sottoposto alle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori del settore che dovranno sciogliere la riserva entro il prossimo 15 dicembre». «Di conseguenza – aggiungono i sindacati – viene revocato lo sciopero del 26 novembre proclamato in occasione del Black Friday».

«Tra i punti dell’intesa in particolare – riferiscono le organizzazioni sindacali – viene definito il percorso tra le parti a livello aziendale e territoriale per la verifica dei carichi e dei ritmi di lavoro. Concordata una prima importante riduzione dell’orario di lavoro per i driver che passerà dalle attuali 44 a 42 ore settimanali. Garantita la continuità occupazionale per i driver con il mantenimento di tutti i diritti, le tutele e gli aspetti economici, in caso di cambio appalto o contratto di trasporto.

Viene introdotto il premio di risultato in ogni realtà aziendale del valore di 1.100 euro anno e incrementata l’indennità di trasferta». «Molto qualificante – proseguono Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti – aver sancito il rispetto della normativa sulla privacy ed una corretta gestione dei dati. Non ci potranno essere implicazioni disciplinari per i lavoratori attraverso il ricorso agli strumenti di lavoro ed ai dati».