Mi parlate della canzone che abbiamo imparato?
«Si chiama Dove vola l’avvoltoio». «E’ una canzone antica, di tanti anni fa». «Noi l’abbiamo imparata perché la nostra scuola è intitolata a Italo Calvino e lui, oltre a scrivere i libri, scriveva anche le canzoni». «Non le canzoni, i testi. Non la musica».

Vi piace?
«Sì, perché è molto veloce». «A me no, perché si ripete sempre». «Si ripete sempre uguale ma non è sempre uguale, le strofe sono sempre diverse, solo il ritornello è sempre uguale». «Per me è troppo lunga». «A me piacciono le canzoni più moderne». «Io mi diverto a cantarla tutti insieme. A me piace soprattutto cantare il ritornello perché poi, a forza di ripeterlo, l’ho imparato subito».

Di cosa parla?
«E’ una canzone sulla guerra e sulla pace». «A me piace l’inizio, quando nessuno canta ma parla solo Alice». «Ma quella non è la canzone, non c’è musica, quello è solo l’inizio, l’introduzione…». A me piace il ritornello: “Dove vola l’avvoltoio?/ avvoltoio vola via, / vola via dalla terra mia, / che è la terra dell’amor”. «La canzone è come un racconto solo che invece delle parole e basta si racconta con la musica e le parole».

Ma di cosa parla?
«Di un avvoltoio che vola e vola e insomma fa un sacco di giri e parla con tutti». «Mia nonna mi ha detto che quando andava a scuola anche la sua maestra le aveva insegnato questa canzone». «Prima lui va dal fiume».

Ci sono delle parole difficili che non conoscevate. Abbiamo cercato sul dizionario il significato. Quali sono? Vi ricordate cosa vogliono dire?
«Le carpe e le trote sono pesci». «Fucil vuole dire fucili». «Le zappe servono per zappare la terra una volta, perché adesso ci sono le zappe elettriche che si attaccano al trattore». «Il rombo del cannone vuol dire il rumore forte del cannone». «L’uranio è una materia, una sostanza che serve a fare una bomba che si chiama bomba atomica ed è la più potente del mondo, una bomba che si distrugge tutto il mondo, se la spari…».

Quali sono le strofe che vi piacciono di più?
«A me piace quella del bosco che parla, perché io non ho mai sentito un bosco che parla». «Allora neanche un fiume!». «Sì, ma questa è una invenzione, perché è una canzone fantastica!». A me quando va dalla madre e lei dice: “No/avvoltoio vola via,/ avvoltoio vola via. /I miei figli li dò solo/a una bella fidanzata /che li porti nel suo letto/non li mando più a ammazzar. A me piace quando dice che i suoi figli li lascia solo alla fidanzata».

Ma avete capito cosa rappresenta l’avvoltoio?
«La morte!». «La guerra e la morte». «La guerra, perché nessuno vuole la guerra!». «Però io non ho capito bene alla fine quando dice: “Ma chi delle guerre quel giorno aveva il rimpianto in un luogo deserto a complotto si radunò e vide nel cielo arrivare girando quel branco e scendere scendere finché qualcuno gridò: Dove vola l’avvoltoio?/avvoltoio vola via, / vola via dalla testa mia…/ma il rapace li sbranò”. Non ho capito: perché li sbranò? Perché sono morti tutti?».