Al Partito socialista nessuno ha festeggiato la vittoria, ottenuta per un pelo, all’elezione suppletiva nella quarta circoscrizione del Doubs, per sostituire Pierre Moscovici, ex deputato nominato commissario europeo. Il candidato Ps, Frédéric Barbier, ha sconfitto al ballottaggio Sophie Montel del Fronte nazionale per soli 863 voti. Per l’estrema destra è invece una vittoria sulla strada della “banalizzazione” che potrebbe indicare una forte crescita alle prossime elezioni dipartimentali del 22 e 29 marzo. Il governo, poi, ha vissuto ieri una giornata di fuoco a Marsiglia: la visita del primo ministro Manuel Valls, accompagnato dal responsabile degli Interni, Bernard Cazeneuve, e dalla ministra dell’Educazione nazionale, Najat Vallaud-Belkacem, è stata preceduta da uno scontro a fuoco tra un gruppo di delinquenti legato al traffico di droga e dei poliziotti della Bac nel quartiere popolare della Castellane. Paradossalmente, Valls veniva a Marsiglia per sottolineare il calo della delinquenza in città. Lo spettacolo della violenza alla Castellane non fa che rafforzare le posizioni del Fronte nazionale.

La vicenda elettorale del Doubs, anche se ha evitato la sconfitta del Ps, ha creato un terremoto nel mondo politico, nel senso che l’establishment tradizionale si trova messo all’angolo, in difficoltà contro la forza crescente dell’estrema destra. Per Nicolas Sarkozy, ora presidente dell’Ump, è stata una secca sconfitta. Non solo il candidato Ump è stato eliminato al primo turno, ma il partito ha mostrato di non avere una strategia per contrastare l’estrema destra. La direzione e i leader dell’Ump si erano difatti divisi sulle indicazioni di voto per il ballottaggio: Alain Juppé e, nella direzione, la numero due del partito, Nathalie Kosciusko-Morizet, con il presidente del Senato, Gérard Larcher, avevano invitato gli elettori Ump a scegliere il candidato Ps, il nome del “fronte repubblicano” (quello che nel 2002 aveva permesso a Jacques Chirac di essere eletto contro Jean-Marie Le Pen con più dell’80% dei voti). Sarkozy non era riuscito a far passare all’Ump una linea mediana: contro l’Fn, libertà di scelta nel voto (Ps o astensione), perché la maggioranza aveva preferito proporre il “né né”, né con il Ps né con l’Fn, invitando all’astensione. Gli elettori Ump non si sono astenuti e non hanno scelto il Ps, ma hanno votato in maggioranza Fronte nazionale. Questa tendenza prefigura le dipartimentali, dove l’opzione di scegliere tra Ps e Fn si presenterà in più occasioni all’elettorato Ump (come a quello Ps, che dovrà scegliere tra Ump e Fn). Per Marine Le Pen, è la prova che “il fronte repubblicano è morto”. E che i francesi sono di fronte alla scelta tra “la casta UmPs” e il Fronte nazionale.

Per il segretario del Ps, Christophe Cambadelis, la sinistra deve “unirsi con urgenza” se non vuole venire sconfitta alle prossime elezioni e lasciare via libera all’estrema destra. “Questa elezione parziale nel Doubs lo dice crudelmente: coltivare il fantasma di una Syriza alla francese, volendo indebolire il Ps, provocherà soltanto una secca sconfitta della sinistra”.