Va in onda sabato sera (ore 21.30) su Rainews24, la videoinchiesta di Madi Ferrucci, Flavia Grossi, Roberto Persia e Eleonora Savonagiovani vincitori del Premio Morrione.

L’inchiesta racconta della fabbrica di armi RWM, in Sardegna, da anni coinvolta nella vendita ai sauditi delle bombe MK 84.

Le bombe vengono utilizzate dall’Arabia contro i ribelli Houthi sciiti, ma spesso colpiscono anche in maniera deliberata la popolazione civile, in un massacro che ha già provocato più di 17.000 vittime.

L’azienda italiana è una filiale del colosso tedesco Rheinmetall, che utilizza una complessa strategia di esportazione per eludere la legislazione nazionale.

L’ipocrisia del governo tedesco e di quello italiano si manifesta nel tentativo di rimbalzarsi a vicenda le responsabilità, senza però muovere un dito per fermare questo traffico.

Per ricostruire il sistema di triangolazioni del commercio d’armi è stato necessario muoversi tra l’Italia e la Germania, trovando così testimonianze e documenti che dimostrano anche il coinvolgimento di altri paesi.

L’ultimo atto di ipocrisia è avvenuto col caso Kashoggi: le grandi potenze europee sembrano essersi accorte improvvisamente della violazione dei diritti umani da parte dell’Arabia Saudita. In realtà, sin dal 2015 il paese conduce in Yemen una guerra sanguinosa che nonostante varie risoluzioni del Parlamento europeo non ha mai prodotto alcuna sanzione concreta da parte della comunità internazionale.

Proprio adesso che l’Arabia è al centro della discussione politica, è dunque necessario più che mai tornare a parlare di questa guerra dimenticata.