È la prima volta, dal 1978, che il nome Cat Stevens appare su un disco. Questo dato, apparentemente non di rilievo, è in realtà, fin dalla copertina di The Laughing Apple, che per l’appunto indica Cat Stevens/Yusuf come «autori», paradigmatico nel trovare la quadratura di un cerchio fra passato e presente, fra due diverse anime umane e musicali che trovano forse la pace in questa rinascita «anagrafica». Persino la grafica del disco sembra rievocare i bambini e gli alberi fiabeschi di Tea for the Tillerman e Teaser and the Firecat per non parlare della presenza del sodale chitarrista Alan Davies e del suo storico produttore Paul Samwell-Smith. Nel nuovo disco, Cat/Yusuf spoglia alcuni brani del passato, I’m So Sleepy e Northern Wind provengono dal disco New Masters del 1967, ne ritrova altri nel cassetto, You Can Do (Whatever), concepita inizialmente per la colonna sonora di Harold e Maude, e amalgama il tutto con nuove composizioni come la splendida See What Love Did To Me e il risultato è un disco di straordinaria forza e dolcezza che commuove per la capacità di dialogare, musicalmente e non, con il proprio passato.