• Lo stato della nostra “società politica” appare, dopo un anno di governo Draghi, più disastrato di prima, con una guerra di tutti contro tutti che si è radicalizzata
Il “Governo dei miracoli” viaggia a tutto vapore, come il Titanic, verso il suo iceberg istituzionale di fine gennaio. Intanto perché è regola generale che i governi costruiti su un eccesso di personalizzazione sono per loro natura fragili come cristalli: se il Capo s’inciampa, viene giù tutta la baracca. E poi perché il miracolo per il quale era stato messo su un anno fa, in quella forma irrituale ed extraparlamentare che conosciamo, non c’è stato. Anzi. Avrebbe dovuto “risanare” il Paese dalla grande epidemia e insieme stabilizzare la società politica suturandone le fratture con l’esorcismo della Grande Coalizione, e ha...