«La Commissione Generale per i Media Audiovisivi ha iniziato il processo per autorizzare i cinema nel Regno», ha detto ieri il Ministro della Cultura e dell’Informazione dell’Arabia Saudita Awwad bin Saleh Alawwad, ufficializzando così la riapertura delle sale cinematografiche nel Paese dopo 35 anni: «Ci aspettiamo che i primi cinema apriranno nel marzo del 2018». Una decisione prevista da tempo dagli investitori, che secondo l’Hollywood Reporter avrebbero infatti già costruito svariate strutture destinate a ospitare delle sale cinematografiche.

«Questa decisione – ha aggiunto Alawwad – segna un momento di svolta nello sviluppo dell’economia culturale del Regno. Aprire dei cinema farà da catalizzatore di crescita e diversificazione economica. Sviluppando il settore culturale, creeremo nuovi posti di lavoro e opportunità di formazione e incrementeremo le opzioni di intrattenimento del Regno».
I cinema dell’Arabia Saudita erano stati chiusi nei primi anni Ottanta, sotto le pressioni degli islamisti più conservatori, che il governo «tranquillizza» garantendo che i film verranno sottoposti a censura per garantire che siano «in linea con i valori e i principi stabiliti, e non contraddicano le leggi della Sharia e i valori morali del Regno».
Intervistata da Reuters, la regista saudita Haifaa al-Mansour si è detta entusiasta del ritorno dei cinema nel Paese: «Se si vuole combattere il terrorismo, bisogna dare alle persone amore per la vita, che viene dalla gioia. E il cinema è gioia».