Né gli elementi della trama né le vibrazioni della lingua bastano a rendere conto della tensione che si sprigiona da ogni romanzo di Don DeLillo, il quale sembra via via imporre – a se stesso prima e al lettore poi – un ampliamento della grammatica della conoscenza capace di estendere i limiti del plausibile, forzare la legittimità delle nostre percezioni, mettere in dubbio la fenomenologia del reale, accogliere la concretezza di fatti proiettati in un futuro anteriore, lasciando tuttavia che i personaggi rimangano ancorati a vite ordinarie, soffrano bisogni comuni, ma soprattutto condividano le paure e il senso del pericolo...
Cultura
Dopo la vita ci aspetta la vita
Romanzi. In uscita l'ultimo Don DeLillo, "Zero K" per Einaudi