È di nove feriti il bilancio di un attentato suicida avvenuto ieri alle 14 davanti al teatro municipale nel centro Tunisi dove una donna si è fatta esplodere tra la folla. L’ordigno non aveva una forte carica esplosiva ma è bastato a uccidere la donna, che secondo la stampa tunisina si chiamava Mouna Kebla ed era originaria di Sidi Alwan, circa 200 chilometri a sud di Tunisi.
L’attentato ha avuto luogo nella Avenue Habib-Bourguib, la strada principale di Tunisi, dove c’è il ministero dell’Interno e il panico si è diffuso nelle strade limitrofe. Il ministro dell’Interno, Hichem Fourati, che stava partecipando a una sessione plenaria dell’Assemblea dei rappresentanti del popolo (Arp, il parlamento monocamerale tunisino), nel complesso del Bardo, quando è avvenuto l’attentato, ha lasciato rapidamente l’edificio.

La bomba, è stato accertato dagli inquirenti, era nascosta nella borsa della donna e c’è la possibilità che sia stata azionata a distanza. Le forze di sicurezza tunisine hanno arrestato una persona sospettata di essere coinvolta nell’attentato nelle vicinanze del luogo dell’esplosione. La donna, casalinga nata il primo novembre 1988 aveva trascorso gli ultimi tre giorni prima di farsi esplodere in una casa nel quartiere popolare Ettadhamen, a nord della capitale, affittata – a quanto dicono fonti della polizia – da un altro terrorista circa due mesi fa.