Oggi 3 novembre 2018, celebrati l’1 tutti i santi cristiani compresi quelli non canonizzati, e il 2 commemorati tutti i fedeli morti della chiesa latina, alle 18 e 30, al cinema Trevi di Roma, saranno ricordate le ombre di molti clienti del negozio di ottica di via Merulana 112/113 – attraverso la loro proiezione all’interno del mio sesto film, Il Negozio (Italia, 2007, 78’).

Questo film è uno degli 81film scelti da Adriano Aprà per rappresentare il cinema neosperimentale italiano degli inizi del terzo millennio, e per ciò raccolti nel movimento che per nome Fuorinorma. Chi vive a Roma, o ci sta passando, è invitato. (Nel cinema Trevi, sala della Cineteca Nazionale, l’ingresso è gratuito. Tutti i giorni, tutte le proiezioni.)

Sulle caratteristiche comuni a tutti i film di questo movimento cinematografico ho già detto su Alias, colloquiando con Silvana Silvestri (vedi edizione del 21 ottobre 2017) – aggiungerò qui soltanto due parole unite da un trattino. Si tratta di film-cappuccini.

Film-cappuccini? Sì.

Un giorno Cesare Zavattini, intervistato da un giornalista televisivo (quando ancora la televisione era una finestra sul mondo e non si era ridotta a una finestra sul cortile), disse: “Vittorio de Sica ed io siamo come il cappuccino, che non si capisce dove finisce il latte e comincia il caffè.”

I film Fuorinorma sono caratterizzati dallo sperimentalismo, d’accordo, ma c’è qualcosa di più che li accomuna e ne fa nell’insieme un movimento culturale, un nuovo inizio: non si capisce vedendoli e sentendoli dove finisce il film e comincia il documentario.

La novità storica di questo nuovo modo di fare cinema è per ciò grande, dal momento che il cinema è nato diviso in due, il documentario (Lumière) e il film (Méliès), ed ora sta finalmente intrecciando e fondendo l’elemento realistico, oggettivo, con l’elemento surrealistico, soggettivo.

E quelli che non potranno venire oggi al cinema Trevi e lo desiderassero? Orbene, potranno vedere Il Negozio su Youtube: l’ho pubblicato sulla Rete, in chiaro, all’inizio del 2017. E quelli che volessero pagare il prezzo del biglietto, dopo averlo visto e apprezzato? Ebbene, mi sono inventato un nuovo metodo di distribuzione democratica: possono fare una donazione sul mio sito-officina. Una donazione Fuorinorma.

http://www.fulminiesaette.it/modules/news/article.php?storyid=4138