Bengasi è stata dilaniata ieri da gravi violenze dopo l’attacco al convoglio dell’esercito che aveva causato otto vittime la scorsa settimana. È di 3 morti e oltre 11 feriti il bilancio dei disordini della notte tra venerdì e sabato. Un gruppo di miliziani ha aperto il fuoco su alcuni contestatori (da settimane coinvolti in scioperi a oltranza) che protestavano davanti al Tibesti, albergo del centro cittadino, per il deterioramento delle condizioni di sicurezza.
I manifestanti si sono diretti verso la base della brigata filogovernativa 17 febbraio, considerata responsabile dell’attacco, inneggiando al disarmo delle milizie. Secondo testimoni, la milizia avrebbe fatto uso di armi per disperdere la folla. Nei mesi scorsi, anche a Tripoli, migliaia di cittadini sono scesi in strada per chiedere la fine delle milizie. L’odio verso i miliziani è stato esacerbato dagli scontri del novembre 2013, quando uomini armati hanno ucciso 47 manifestanti a Tripoli.