Sarebbe cominciato il «non facile» lavoro di disarmo da parte dell’esercito francese nei confronti delle milizie nel Centrafrica, mentre secondo un funzionario dell’amministrazione americana il Pentagono starebbe considerando la richiesta di un sostegno militare americano, di tipo logistico, alle forze francesi e dell’Unione africana. La situazione è complicata, come era facile immaginarsi e come sostiene il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius: «la difficoltà è che molti ex ribelli Seleka hanno rinunciato alle loro mimetiche e si sono messi in abiti civili, e questo rende difficile per i nostri uomini il loro riconoscimento». Durante le operazioni di disarmo a Bangui i soldati francesi sarebbero stati attaccati: nello scontro a fuoco sarebbero morti tre miliziani e due civili.
Dopo il voto dell’Onu della scorsa settimana, la Francia ha dispiegato un totale di 1.600 militari nella Repubblica centrafricana in preda al caos e alle violenze.