L’agghiacciante condotta di tutte le parti in conflitto nel caos libico post-Gheddafi, incluso il governo di al Sarraj (foto) con cui l’Italia trova utile stipulare accordi anti flussi migratori, è al centro di un rapporto dell’Ufficio Onu per i diritti umani presentato ieri a Ginevra. Alle milizie armate di tutte le sponde – denuncia il documento – sono riconducibili migliaia di detenzioni illegali, abusi di ogni sorta e uccisioni – «centinaia di corpi rinvenuti nelle strade, negli ospedali e nelle discariche con evidenti segni di tortura» – decise sulla base di «legami tribali, familiari e di appartenenza politica». I fatti riguardano il periodo che va dagli «accordi» del 2014 a oggi.