Raffinato nella scelta dei suoni, interprete puro dalle enormi capacità – sale di ottave con una facilità disarmante – Diodato è il talento italiano più maturo – e meriterebbe maggiore attenzione – emerso nel corso della ultime stagioni. Da pochi giorni è arrivato Cosa siamo diventati (Carosello) il suo terzo album, secondo di inediti dopo l’esperienza di A ritrovar Bellezza del 2014, personale tributo dell’artista pugliese ai grandi della musica italiana. Un disco denso di umori che nelle intenzioni dell’autore vuole essere una fotografia nitida del suo «vissuto musicale». Dodici brani in scaletta, registrati in vere e proprie session live...