Nella mattinata di ieri si è diffusa la notizia di una clamorosa defezione tra i diplomatici della Corea del nord di sede a Londra. Una notizia poi confermata dalla Corea del sud, anche perché il diplomatico in fuga da Pyongyang si sarebbe rifugiato proprio proprio a Seul con la famiglia al seguito. Thae Yong Ho e la sua famiglia «sono ora sotto la protezione del governo», ha detto un portavoce del ministero sudcoreano per l’Unificazione. Thae era il numero due dell’ambasciata e si ritiene sia il diplomatico nordcoreano di più alto grado ad aver scelto di «defezionare».

La sua principale missione a Londra, ha scritto la Bbc, era fare una propaganda positiva per il regime contrastando le accuse di violazione dei diritti umani. Ma – evidentemente – Thae non doveva essere completamente convinto, o forse qualcosa nel frattempo è successo. Rimane il fatto che ha scelto di passare alla Corea del Sud poco prima di terminare il suo mandato, con la prospettiva di rientrare a Pyongyang.

«Fra i motivi della sua defezione, Thae ha citato il suo disgusto verso il regime di Kim Jong Un, l’ammirazione per il sistema libero e democratico della Corea del Sud e il futuro della sua famiglia», ha riferito il portavoce sudcoreano Jeong Joon-hee, citato dalla Bbc. Parole ovvie, classiche di ogni «defectors» nord coreano, insieme alla solita dote di informazioni riservate sul governo di Kim. Vedremo se in questo caso Thae riferirà importanti notizie su uno dei paesi più misteriosi al mondo, almeno per quanto riguarda i suoi meccanismi di gestione del potere.