Dieci anni fa, il 23 agosto 2008, due imbarcazioni, la “Free Gaza” e la “Liberty”, partite da Cipro, giunsero nel piccolo porto di Gaza city accolte dagli applausi dei palestinesi. Israele non bloccò il primo viaggio verso Gaza sotto assedio di quella che sarebbe divenuta nota come la Freedom Flotilla. Tra i 44 passeggeri provenienti da 17 nazioni diverse c’era anche Vittorio Arrigoni. Per il giovane attivista, scrittore e blogger italiano fu l’inizio di un intenso rapporto con Gaza e la sua popolazione andato avanti nei successivi tre anni, fino al suo brutale assassinio per mano di una sedicente cellula salafita. Vittorio dopo il suo arrivo partecipò alle attività dell’Ism per la protezione dei contadini e dei pescatori palestinesi. Fu arrestato in mare dalla Marina israeliana ed espulso. Tornò poco dopo a Gaza con l’ultimo viaggio della FF consentito da Tel Aviv. Dopo l’inizio dell’offensiva militare “Piombo fuso” a fine dicembre, Israele non permise alla nave “Dignity”, che fu speronata, di raggiungere Gaza. Una linea che non avrebbe più cambiato.Vittorio sulle pagine del manifesto raccontò la vita dei civili palestinesi durante “Piombo fuso”. I suoi articoli furono poi raccolti nel libro ”Restiamo umani”.
Dieci anni fa l’arrivo a Gaza di Vittorio e della Freedom Flotilla
Dieci anni fa, il 23 agosto 2008, due imbarcazioni, la “Free Gaza” e la “Liberty”, partite da Cipro, giunsero nel piccolo porto di Gaza city accolte dagli applausi dei palestinesi. […]
Dieci anni fa, il 23 agosto 2008, due imbarcazioni, la “Free Gaza” e la “Liberty”, partite da Cipro, giunsero nel piccolo porto di Gaza city accolte dagli applausi dei palestinesi. […]
Pubblicato 6 anni faEdizione del 25 agosto 2018
Michele Giorgio, GAZA
Pubblicato 6 anni faEdizione del 25 agosto 2018