Internazionale

Dieci anni di controllo (mancato) delle armi

Due missili aria-terra Agm88 sulla portaerei nucleare Uss Ford foto Apchief Warrant Officer, Jeffrey Towry, stands by two AGM88 air to surface missiles on display on the weapons elevator aboard of the nuclear powered aircraft carrier USS Gerald R. Ford ap

Crisi ucraina Compie dieci anni il Trattato ATT (Arms Trade Treaty), mentre a Ginevra è in corso la decima Conferenza degli Stati parti, che sono attualmente 115 (ma i firmatari si fermano […]

Pubblicato circa un mese faEdizione del 21 agosto 2024

Compie dieci anni il Trattato ATT (Arms Trade Treaty), mentre a Ginevra è in corso la decima Conferenza degli Stati parti, che sono attualmente 115 (ma i firmatari si fermano a 27). L’ATT avrebbe dovuto regolare il commercio e i trasferimenti internazionali di armi, bloccando le forniture belliche nelle zone di conflitto.

«Un risultato normativo significativo, per cui abbiamo lavorato molto anche in Italia – dice Francesco Vignarca, coordinatore di Rete Pace Disarmo -, ma il rispetto e l’attuazione degli obblighi previsti nel testo (anche quelli di trasparenza) hanno lasciato molto a desiderare».

Di «persistenti e gravi violazioni» parla anche Hine-Wai Loose, direttrice di Control Arms, «in quanto gli Stati parte hanno troppo spesso dato priorità alle alleanze politiche e ai profitti rispetto alle vite umane». Con i civili che continuano a morire in numerosi contesti di guerra, segue una categorica richiesta di applicazione integrale.

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