Diciassette partiti politici hanno chiuso gli esercizi dal 2009 al 2011 in bancarotta tecnica, con un «patrimonio netto negativo», secondo il rapporto della Corte dei Conti spagnola. A fronte di 850 milioni di euro di finanziamenti pubblici. Il 2011, anno delle elezioni, è stato il peggiore. Il maggiore deficit patrimoniale è del partito nazionalista catalano di Unio Democratica de Catalua (Udc), con 11,2 milioni di euro, seguito dalla coalizione della quale fa parte, Convergència i Unió, con un saldo negativo di 10,1 milioni. Al terzo posto per debiti, Izquierda Unida, con un saldo negativo di 8,5 milioni, seguita dal partito galiziano BnG (3,4 milioni) e Izquierda Unida dell’Andalusia (3,2 milioni). Nei rendiconti del 2012 pubblicati a fine ottobre, il Partido Popular al governo ha dichiarato un saldo positivo di 9,5 milioni di euro, il maggiore dal 2008 e quadruplo rispetto a quello del 2011.