«Nel rapporto del capitano Scarfato c’è l’eccesso di zelo di chi ormai si è fatto un’idea e cerca le prove attorno a quell’idea». L’ex pm ed ex leader Idv Antonio Di Pietro ieri mattina a Omnibus (La7) ha espresso scetticismo verso l’operato il capitano del Noe sotto accusa per falso nell’ambito dell’inchiesta Consip. Nessun complotto contro, Renzi, spiega, «dietro l’eccesso di zelo che si vede in certi investigatori c’è un fenomeno di cui sono colpevole: il dipietrismo. È il desiderio di emulazione di chi vuole fare un’inchiesta a tutti i costi». Quanto al rapporto del carabiniere, contiene «tutta una serie di aggettivi e considerazioni che possono stare in una sentenza ma non in un rapporto giudiziario». L’ex pm non è tenero con il metodo investigativo del collega Woodcock, titolare dell’inchiesta di Napoli, che in studio veniva definito «pesca a strascico». «Woodkok ha l’aggravante della buona fede: ci crede pure. L’inchiesta produrrà un topolino». Alle primarie Pd Di Pietro voterà un ex collega: «Da non iscritto anzi estimatore dei 5 stelle voterò un candidato azzoppato. Un Pd che diventa più democratico serve a tutti. Per questo voterò Emiliano, una capa tosta»