Mattinata romana per Luigi Di Maio. Prima di volare alla volta di Londra allo scopo di «rassicurare gli investitori internazionali», il candidato premier dei 5 Stelle ha affiancato la presentazione del programma di Roberta Lombardi, la candidata grillina alla presidenza della Regione Lazio.

NELLE STESSE ORE, sul M5S laziale è precipitata una polemica. È spuntata una foto che ritrae Emanuele Dessì, candidato al senato nel listino proporzionale in provincia di Latina, in compagnia di Domenico Spada, pugile poi condannato per usura. Poco dopo, dagli archivi di Facebook è venuto fuori un messaggio del 2015 col quale Dessì rivendicava di aver «menato ragazzi romeni» colpevoli di averlo offeso. Dessì è un grillino della prima ora: nel 2008 ha fondato il primo MeetUp della provincia di Roma. Poi è stato eletto consigliere comunale a Frascati e da lì è finito nel consiglio della Città Metropolitana, che ha sostituito la provincia.

«FACEVO IL PUGILE, insegnavo pugilato e ovviamente frequentavo le palestre, anche quella in cui si allenava Domenico Spada – si difende lui – Lo stesso che, nello stesso periodo, veniva insignito del premio Collare d’Oro proprio da un eminente rappresentante del Pd come Graziano Delrio, con tanto di cerimonia e foto». Dal Pd attaccano lui per colpire Lombardi. E dallo staff della candidata alla Regione trapela un (parziale) smarcamento: «Dessì ci è vicino politicamente, ma non è certo il braccio destro di Roberta».

PRIMA DI ANDARE Oltremanica, Di Maio ha fatto a tempo a rispondere ad alcune domande dell’agenzia tedesca Dpa, negando di aver mai definito le Ong operanti nel Mediterraneo nelle operazioni di salvataggio dei migranti «taxi del mare». Anche in questo caso, gli archivi web sono stati implacabili. Nel giro di pochi minuti ha ricominciato a circolare il testo nel quale Di Maio utilizzava proprio quell’espressione, dando il via alla campagna di stampa che anticipò le misurecontro le Ong prese nel corso dello scorso mese di agosto dal ministro dell’interno Marco Minniti.

IERI ERANO ATTESI i numeri delle parlamentarie, le consultazioni online delle quali si conosce l’esito (peraltro più volte «corretto» dai vertici) ma non i dettagli del numero dei votanti e delle preferenze specifiche. Ancora non trapela nulla, però, dai responsabili grillini. Dapprima avevano valutato di fornire soltanto un’indicazione percentuale, ma sembra che di fronte alle insistenze sarebbero orientati a rendere pubblici i numeri assoluti. Intanto, il collegio di Roma Gianicolense, rimasto vuoto a causa della retromarcia dell’ammiraglio Rinaldo Veri dopo la rocambolesca scoperta di una sua candidatura a sindaco a Ortona con il centrosinistra, è stato assegnato alla Iena Dino Giarrusso, che era stato vicino alla candidatura con il M5S già nei giorni precedenti alle parlamentarie del M5S ma poi non aveva rotto gli indugi. Il volto televisivo del programma Mediaset sfiderà Riccardo Magi della lista +Europa per il centrosinistra, Olimpia Tarzia di Forza Italia per il centrodestra e Stefano Fassina per Leu.