Sono passati due mesi dalle elezioni, il «contratto di governo» proposto dal Movimento 5 Stelle non ha raccolto adesioni e Luigi Di Maio, alfiere della svolta governista e moderata, prova a cambiare i toni. Dopo aver chiesto il voto immediato (ancora i grillini sostengono che i tempi tecnici per votare il 24 giugno, «assieme al secondo turno delle amministrative», ci sarebbero), il leader si è fermato davanti ai microfoni appostati a Montecitorio per ribadire la linea: nessuna pressione sul Quirinale ma non esiste alternativa a governi politici. «Non ce l'ho con Mattarella - chiarisce Di Maio - Ce l'ho con...
Politica
Di Maio e Grillo «fuorigioco» invocano la piazza
5 Stelle. I leader: vogliono fare un governo contro di noi. Il garante rilancia il referendum sull’euro. Ma il capo politico: siamo europeisti