Egregi deputati, il ddl presentato da Renzi sta delineando per noi, insegnanti idonei del concorso 2012, qualcosa d’incredibile: con un colpo di spugna si prevede di cancellare il nostro diritto al ruolo e addirittura di farci ripetere la procedura concorsuale.

Ciò non solo tradisce quanto lo stesso Renzi aveva promesso, ma per la prima volta nella storia del nostro Paese va nel senso di cancellare un diritto a qualcuno che, stante la normativa ancora in vigore, andrebbe in ruolo nel prossimo periodo.

Con il decreto 356 del 23 maggio 2014, infatti, lo stesso governo aveva autorizzato lo scorrimento delle graduatorie, sanando la situazione provocata dal ministro Profumo, poiché il T.U. della scuola prevede che le graduatorie restino valide fino ad un nuovo concorso, mettendo sullo stesso piano vincitori e idonei. In base a ciò moltissimi docenti idonei sono stati giustamente chiamati in ruolo e in ragione delle molte rassicurazioni pubbliche fino all’ultimo avute da esponenti del governo, molti di noi hanno effettuato scelte cruciali per l’avvenire delle proprie famiglie. Senza alcun valido motivo, in diretto spregio alla normativa, al nostro merito e ai nostri sacrifici, oggi il ddl cancella tutto ciò.

Questa situazione ha qualcosa di ancora più incredibile se pensiamo alle parole che Renzi ripete in continuazione su «valorizzare il merito», «qualificare gli insegnanti», «garantire qualità». Ma come, lo Stato dispone di insegnanti che hanno superato un duro concorso e decide di liquidarli in nome del «merito»?

Diventa poi addirittura ridicola se pensiamo che il ddl di Renzi prevede che la scuola «assuma solo più per concorso». E nel frattempo liquida gli unici docenti che hanno superato un concorso da quindici anni?! D’altra parte, chi può accettare lo sperpero di denaro pubblico che un nuovo concorso porterebbe?

Noi siamo per il riconoscimento del posto a tutti i precari, ma ciò non può avvenire cancellando i diritti acquisiti di qualcun altro, bensì attraverso procedure di programmazione che superino tutti i problemi generati in questi anni dal sovrapporsi di concorsi, assunzioni, graduatorie, tagli al personale.

Voi avete la possibilità di sanare questa situazione, prevedendo che le assunzioni in ruolo previste non possano derogare dal principio del 50%, senza nuovi concorsi, fino a esaurimento delle graduatorie degli idonei, cosa che tra l’altro avverrebbe velocemente poiché si tratta di un numero modesto di docenti.

Siamo certi che solo questa strada possa garantire giustizia, valorizzazione della scuola, garanzia di qualità e, nello stesso tempo, evitare il moltiplicarsi di contenzioni che nessuno può auspicarsi.

(contatti: marco.bonsanto@virgilio.it)