Una delle iniziative più curiose dell’edizione di quest’anno del Lucca Film Festival è senz’altro quella che si può definire come la virtualizzazione della città toscana. “Lucca Virtual Film Festival”: così la dicitura del progetto che nasce dalla collaborazione fra festival e il progetto edMondo del Ministero della Scuola della Ricerca e dell’Università – Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa.

Otto fra studenti, studentesse e docenti di Rionero e Molfetta sono stati ospitati per alcuni giorni, in luglio, a Lucca, presso il Complesso di San Micheletto, con lo scopo di svolgere tutte le operazioni necessarie – consistenti principalmente in misurare, fotografare e riprendere – per poter rendere virtuale l’oratorio di San Franceschetto, i sotterranei del baluardo San Colombano delle Mura di Lucca, Piazza Anfiteatro, e i seguenti ambienti di Palazzo Ducale: la Scala Regia, Sala Staffieri, Sala delle Guardie, Loggia dell’Ammannati. Luoghi che segnano la storia e l’identità della città.

In merito Nicola Borrelli – Presidente del Festival – dice: “ho richiesto una collaborazione al lungimirante progetto edMondo perché il Festival è sempre stato attento ai giovani e, in particolare, nel creare le condizioni perché gli studenti italiani possano esprimere la loro creatività con la nuove tecnologie, confrontandosi con i grandi artisti che portiamo a Lucca. Tutto questo poi è stato possibile grazie al prof. Paolo Masini e ad Andrea Benassi, uno degli autori di edMondo e fra i massimi esperti dei mondi virtuali a scopo didattico in Italia.”

Il progetto è legato alla presenza di David Lynch al Festival e sarà difatti possibile fruirlo in una postazione LIM dedicata, presente nella mostra del festival: David Lynch. Lost Visions. Presso il nuovo spazio espositivo dell’Archivio di Stato di Lucca.

Nel percorso virtuale si potrà apprezzare l’interazione sviluppata tra i luoghi rappresentati e la produzione lynchiana inserita nel contesto, dal momento che il singolo fruitore avrà modo, tramite un avatar, di incontrare molte delle immagini prodotte dal nostro e in particolar modo interagire con un percorso multimediale composto da i quattro videoclip da lui realizzati nel corso del tempo: Wicked Games (1990) per Chris Isaak; Longing (1995) per Yoshiki; Shot in the Back of the Head (2009) per Moby; Came Back Haunted (2013) per i Nine Inch Nails. Non sveliamo però dove si possono ritrovare questi video.

Ancora Borrelli, sulla presenza di Lynch nel progetto: “David Lynch ha creato un universo immaginifico pieno di mondi simbolici che si sovrappongono e intersecano. E’ sempre stato un attento appassionato delle evoluzioni tecnologiche applicate in campo creativo e didattico, ma non aveva mai visto la sua arte trasposta in un mondo virtuale. Ho quindi pensato di proporgli questo confronto fra la sua arte e le nuove tecnologie virtuali, e lui ha subito accolto con favore questa sfida.”