Il 20 luglio, al km 278 del litorale di Marzocca di Senigallia, si svolgerà l’ottava edizione della notte dell’architettura, delle arti, del design, dal titolo Demanio Marittimo Km-278, come sempre dalle 6 di sera alle 6 del mattino.
Dedicata al tema di attualità bollente Coexistence, è un progetto a cura di Cristiana Colli e Pippo Ciorra ed è promosso dalla rivista Mappe (Gagliardini Editore, diretta da Cristiano Toraldo di Francia), con la collaborazione del MaxxiI, del Comune di Senigallia, della Regione Marche e con il supporto di un’ampia rete di imprese, istituzioni e associazioni culturali nazionali e internazionali.
Ogni anno su questo tratto di litorale adriatico si riunisce una comunità ampia e mobile, tenuta insieme dalla fiducia nel progetto, applicato ad architettura, arte, design, impresa, territorio e sempre diretto all’innovazione sociale. Edizione dopo edizione, questa comunità ha preso forma grazie alle centinaia di voci italiane e internazionali che la hanno animata e a un sistema di reti che dal territorio si sono aperte alle due sponde dell’adriatico e infine a una prospettiva globale.

Il tema della coesistenza ha chiamato a raccolta, intorno a Demanio Marittimo, figure di grande rilievo come Giancarlo Mazzanti (Medellin), Christopher Roth (Berlin) e Jan Boelen (4th Istanbul Design Biennial) e giovani artisti, performer e autori già affermati come Liam Young (Los Angeles), James Taylor-Foster (Stockholm) e molti altri. Alcuni di loro arrivano sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia per far partire progetti di ricerca itineranti e transdisciplinari. Housing the Human, per esempio, promuove il contributo che il “progetto” può dare alla coesistenza tra individui e comunità nello spazio contemporaneo. La ricerca, a cura di Freo Majer (Forecast, Berlin), Josephine Michau (Copenhagen Architecture Festival), Jan Boelen (4th Istanbul Design Biennial) e Pippo Ciorra (Maxxi, Demanio Marittimo.Km-278), porterà alla realizzazione di 5 prototipi che saranno presentati a Copenaghen e Berlino nel corso del 2019, e naturalmente alla prossima edizionedella kermesse.

Le zone “interdette” italiane (fisiche e psichiche, materiali e culturali), gli esperimenti di futuro in corso, gli immaginari del recente passato e quelli in via di costruzione, i processi artistici basati su una relazione intensa con le comunità e i territori sono indagati anche nel libro uscito per Meltemi Italia Evolution Crescere con la cultura di Christian Caliandro che a Demanio Marittimo.Km-278 dialogherà con Francesco Cancellato, direttore di Linkiesta e autore di Né sfruttati né bamboccioni (Egea edizioni).

I Grattacieli Adriatici, da Rimini a Porto Recanati, rappresentano invece alcuni scenari di complessa coesistenza: nell’incontro condotto da Manuel Orazi (Quodlibet) ne parleranno il regista Marco Bertozzi neo vincitore con Cinema Grattacielo del Move Cine Arch a Venezia, l’antropologo e regista Giorgio Cingolani, e Claudio Gaetani dell’Università di Macerata. Cingolani e Gaetani sono autori di Homeward Bound: sulla strada di casa, film sperimentale realizzato a costo zero con un gruppo di adolescenti che vivono all’Hotel House di Porto Recanati, l’enorme e isolato grattacielo/ghetto – 17 piani, 512 appartamenti – dove vivono circa 2000 persone provenienti da più di 40 paesi. Luoghi che sulla direttrice adriatica, a qualche decina di chilometri uno dall’altro, interrogano sull’idea di periferia e margine, enclave separate socialmente e per dimensioni, l’uno dentro la città del benessere e del divertimento, l’altro dentro una piccola città costiera tra Loreto e Ancona.

La “rete di reti” di Demanio ospiterà anche protagonisti di manifestazioni importanti della scena culturale internazionale – dalla Biennale di Architettura di Venezia a Manifesta; non mancherà un rimando a un anniversario speciale con Il mio ’68, in un panel trasversale, Francesca Molteni e Franco Raggi raccontano le varie anime del movimento e le influenze rispetto alle discipline artistiche e del progetto. Fra gli omaggi eccentrici, ci sarà quello al Maestro del Territorio, che esplora la figura di Girolamo Varnelli, erborista preveggente che nel 1868 diede vita alla Distilleria Varnelli, un’impresa celebrata in tutto il mondo, con spirits divenuti iconici come l’Anice Secco, l’Amaro Sibilla e il Persico.
Fra le produzioni artistiche appositamente concepite per la manifestazione, l’artista albanese Sislej Xhafa presenterà obbobobbobo dul peshku, un’installazione site specific che inaugurerà sabato 21 luglio in un altro tratto di lungomare adriatico, all’altezza del ristorante Da Nialtri. Ci sarà anche  l’installazione di Andrea Anastasio (Sinopie). Poi, alle prime luci dell’alba, il palco quadrato 10×10 metri che ospita Anastasio, diventerà il centro delle performance Niggunim | nobori di Roberto Paci Dalò e Don’t be afraid of turning the page di Alessandro Sciarroni, con cui idealmente si concluderà l’evento.

Tutti gli incontri e le azioni dell’ottava edizione di Demanio Marittimo Km-278 si svolgono negli spazi e sui palchi ideati dagli studenti del Royal College of Art di Londra, partner per quest’anno del concorso di idee per realizzare il progetto di allestimento, un’architettura temporanea, della durata di 12 ore, pensata per inquadrare il mare e ospitare idee, immagini e pensieri. Intitolato Fili d’Unione, il progetto vincitore riflette sulla spiaggia come limite del paesaggio urbano contemporaneo, luogo di incontro tra l’identità e l’eccellenza locale e la creatività internazionale. I  selezionati dalla giuria – presieduta da Margherita Guccione (direzione Maxxi architettura) – sono  Matthew Darmour-Paul, Dika Terra Lim, Yujun Liu, Chi-Jen Wang.