Due giorni di sospensione alla Piaggio per lo storico delegato sindacale della Fiom Cgil, Massimo Cappellini, accusato dall’azienda di essere andato sopra le righe durante una discussione con il responsabile della produzione in 2R, a causa di un permesso sindacale negato a una lavoratrice, testimone della discussione. E tre giorni di sospensione a due delegati Fiom della Rsu dell’Ids-Ingegneria di Pisa, impresa operante nel settore difesa e civile, al centro di un lungo braccio di ferro con i sindacati nelle pieghe di una procedura di cessione di ramo d’azienda. In questo caso Ids ha motivato il provvedimento accusando i delegati di aver diffuso notizie riservate e fuorvianti che avrebbero leso l’immagine della società. Mentre i sindacalisti, e la Fiom pisana, ribattono che le notizie diffuse durante le assemblee e tramite i social media sono state ricavate da documenti pubblici e non riservati.
I provvedimenti a carico del delegati sindacali Fiom hanno surriscaldato il clima che si respira nel comparto industriale pisano e della Valdera. Alla Piaggio, che ha chiuso il primo semestre 2019 con un ottimo risultato a livello di gruppo – utile netto di 34,6 milioni di euro, e ricavi netti consolidati anch’essi in robusta crescita a 817 milioni – da mesi si tratta il rinnovo del contratto integrativo dei 3.300 addetti del gruppo. In parallelo però l’azienda ha deciso di lasciare a casa una cinquantina di “contrattisti” a termine, in molti casi con più di dieci anni di anzianità di servizio, e nonostante un accordo del 2009 che ne prevedeva la progressiva assunzione.
Per forze di cose la questione è entrata nella trattativa sull’integrativo, e secondo Fiom Fim e Uilm l’azienda “sarebbe pronta a prendere un impegno, se e quando saranno modificati gli effetti del cosiddetto ‘decreto dignità’, a sottoscrivere nuovi contratti a termine”. Al tempo stesso però la sospensione di Cappellini, la seconda in pochi mesi, ha reso pesante il clima. “Ho solo detto che è da incivili negare ai lavoratori i loro diritti – ha replicato il delegato Fiom – e un dirigente Piaggio ha il dovere di dare una risposta ai lavoratori, non mi sto rivolgendo ad uno che raccoglie i cartoni”.
Dunque si tratterebbe di un fatto legato all’attività di rappresentante degli operai da parte di Cappellini. Così al combattivo delegato è arrivata la solidarietà del comitato Fiom Piaggio, e anche quella del sindacato di base Usb. Mentre in parallelo, dopo la sospensione dei due delegati Fiom in Ids, ha preso posizione la Fiom Cgil pisana: “Tutti sanno delle gravi difficoltà finanziarie e di prospettive industriali dell’azienda. Il tentativo di mettere a tacere chi cerca di capire quale sia la reale situazione, con il solo scopo di difendere al meglio il proprio futuro, ci sembra maldestro e inqualificabile. Per questo la Fiom difenderà i singoli Rsu, ma valuterà anche se nel comportamento dell’azienda non vi sia da ravvisare una condotta antisindacale”.