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Def, molte attese pochi soldi. Aspettando lo scostamento

Def, molte attese pochi soldi. Aspettando lo scostamentoIl ministro dell'Economia Franco e il premier Draghi – LaPresse

Bilancio La risoluzione di maggioranza non lo esclude. Ma Draghi vuole aspettare il consiglio Ue. Nuovi termini per il superbonus. Richieste su sanità, scuola, transizione ecologica

Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 21 aprile 2022

Lo chiedono tutti (tranne Italia viva) ma timidamente, senza alzare la voce per non destare il sospetto di avere qualcosa da ridire sulle scelte di palazzo Chigi. Si parla dello scostamento di bilancio, la cui palese inevitabilità, con un Def approvato ieri da entrambe le camere che stanzia tra i 5 e i 6 miliardi di euro, cioè spiccioli, per fronteggiare la crisi, ha spinto persino Enrico Letta a esporsi un po’. Non troppo, per carità: «Si deve fare di tutto per avere risorse che evitino lo sforamento ma la priorità deve essere evitare la recessione». Stile gesuitico, quello del segretario dem, ma sostanza chiara: se scostamento ha da essere, che sia.

LA STESSA FELPATA diplomazia ha prodotto una risoluzione di maggioranza per alcuni versi bizzarra. La richiesta almeno di non escludere lo scostamento c’è ed è chiara. Ma per non urtare il ministero dell’Economia, che avrebbe preferito che il capitolo non venisse citato affatto, il testo è stato limato e corretto. La maggioranza chiede sì che si consideri l’ulteriore ricorso al debito ma solo «qualora si verifichi un peggioramento dello scenario economico conseguente al perdurare degli effetti negativi». Le previsioni contenute nel Def, in effetti, si basano sullo scenario ipotetico di una guerra in Ucraina breve: destinate quindi a peggiorare nel caso di una crisi prolungata come minaccia di essere quella in corso.

L’aspetto stridente è che anche senza alcun peggioramento non sarà possibile rispondere neppure in minima parte alle numerose richieste contenute nella risoluzione di maggioranza senza ricorrere al debito e dunque allo scostamento di bilancio. Sul superbonus per le abitazioni monofamiliari la richiesta, che sarà accolta, è prorogare il termine attualmente fissato al 30 giugno per completare il 30% dei lavori come condizione per accedere al bonus e di valutare la percentuale dei lavori completati al complesso degli interventi e non a quello specifico. Più spinosa invece la richiesta di allargare le maglie della cessione del credito, il punto critico della misura che per il governo è alle origine delle truffe.

LA LISTA È BEN più lunga. Sottolinea la necessità di insistere con il Green New Deal e la transizione ecologica. Chiede di aumentare il bonus sociale per contrastare povertà alimentare e disparità sia generazionali che territoriali e di genere. Non dimentica la sanità, finita di nuovo in fondo alla lista delle urgenze con l’attenuarsi dell’allarme Covid e maggiore sostegno al sistema dell’Istruzione. Soprattutto reclama interventi a tutto campo per contrastare il caro energia. Pensare di farcela con la manciata di miliardi a disposizione, anche senza il probabile ulteriore aggravamento del quadro, significherebbe essere fuori dalla realtà.

MA DRAGHI e il ministro dell’Economia Daniele Franco tengono duro, almeno per ora. Nell’arco delle prossime due settimane verrà varato il nuovo decreto Energia, che prorogherà il congelamento delle bollette per le famiglie in maggiore difficoltà, con platea ampliata rispetto ai decreti precedenti, e prorogherà il taglio delle accise sul carburante per un risparmio di 25 centesimi al litro. Ma oltre il presidente del consiglio non vuole andare. Non prima del Consiglio europeo di maggio. Perché solo presentandosi con le carte perfettamente in regola, con una prevista diminuzione del debito pubblico robusta, pari a 4 punti percentuali di Pil, Mario Draghi ritiene di poter giocare la partita per convincere Germania e Paesi del nord Europa ad accettare il tetto sul prezzo del gas, traguardo al momento ancora distante, e per costituire un Energy Fund in grado di svolgere nella crisi energetica lo stesso ruolo che ha avuto il Recovery Fund contro quella provocata dal Covid. Dopo quell’appuntamento evitare lo scostamento sarà probabilmente impossibile.

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