Nuova bozza per il decreto Sostegno, il nuovo nome dato dal governo Draghi a provvedimenti di ristoro per la crisi da pandemia. È di 26 articoli ma ancora in via di definizione e l’approvazione in consiglio dei ministri è prevista entro la prossima settimana. Il documento, di una cinquantina di pagine, spazia dalla misure per il lavoro, compresi i congedi parentali, alle cartelle, fino a risorse aggiuntive per il Trasporto locale. Incluse, al momento, anche norme per il potenziamento degli asili nido. Sul piatto ci sarebbero 9,7 miliardi, rispetto ai 32 di scostamento di bilancio approvato prima della caduta di Conte.
Vengono stanziati 2,1 miliardi per i vaccini e l’acquisto di farmaci per la cura del Covid-19. Più in dettaglio 1,4 miliardi saranno destinati ai vaccini e 700 milioni ai farmaci, Remdesivir e monoclonali (rispettivamente 300 e 400 milioni). Vengono inoltre stanziati 345 milioni per il coinvolgimento dei medici di famiglia nella campagna vaccinale e 51,6 milioni per prorogare fino al 31 marzo i Covid hospital.
Nuovi contributi a fondo perduto per tutti i titolari di partita Iva con ricavi non superiori a 5 milioni di euro e perdite di almeno il 33% sul fatturato. I contributi vanno da un minimo di 1.000 a un massimo di 150.000 euro. L’ammontare è calcolato in base alla differenza tra il fatturato di gennaio e febbraio 2021 con quello di gennaio e febbraio 2019 applicando tre percentuali: 20% per le imprese con ricavi o compensi nel periodo di imposta 2019 non superiori a 400.000 euro, 15% per quelle con ricavi fino a 1 milione e 10% fino a 5 milioni. In pratica, come nell’ultimo decreto Ristori.
Le scadenze per i versamenti legati alle cartelle esattoriali sono sospesi fino al 30 aprile ma dal 1° marzo riparte la notifica dei nuovi atti. Le scadenze sospese andranno saldate «entro il sessantesimo giorno» dal termine della sospensione.
Le rate saltate finora andranno saldate entro il 31 luglio, quelle del 2021 entro il 30 novembre. Nel decreto potrebbe rientrare lo stralcio di tutte le cartelle ricevute tra il 2000 e il 2015.