Il cambio di nome da «decreto Ristori» a «decreto Sostegno» non ne velocizza l’iter. Il primo decreto del governo Draghi ha tempi di gestazione lunghi quanto quelli abituali ai provvedimenti dell’ultimo governo Conte. Dovrebbe essere approvato in consiglio dei ministri «entro la prossima settimana», promette al Question time alla Camera il ministro dello sviluppo Giancarlo Giorgetti.

QUALCHE PUNTO FERMO però c’è. Il più importante riguarda il blocco dei licenziamenti. No alla richiesta di Bonomi di renderli possibili per alcuni settoi, sì a quella dei sindacati di prolungarlo fino a fine giugno. E proroga della cassa integrazione Covid per tutto l’anno.
Uno stanziamento di 600 milioni in aggiunta agli investimenti a fondo perduto per la filiera-neve da ripartire in Conferenza Stato-Regioni. I fondi saranno erogati attraverso la nuova piattaforma Sogei e il Governo si impegnerebbe ad erogare tutti gli indennizzi entro il 30 aprile.

Tra le misure inserire nel testo un ulteriore finanziamento di due miliardi per il trasporto e la somministrazione dei vaccini contro il Covid-19 nonché per lo sviluppo di vaccini e antivirali.

PREVISTI ANCHE INVESTIMENTI a fondo perduto per 2,7 milioni di professionisti e imprese con fatturato fino a 5 milioni che dovranno dimostrare la perdita del 33% della media mensile del fatturato annuo 2019 con la media mensile del fatturato 2020. Le fasce di indennizzo sono del 30% per imprese e professionisti con un fatturato di 100mila euro annuo, 25% da 101 a 400mila euro l’anno, 20% da 401mila a 1 milione, 15% da 1 a 5 milioni. Per le start up l’indennizzo è ancora da valutare.

Giorgetti ha spiegato che «allo scopo di quantificare gli indennizzi si farà riferimento ad un arco temporale più ampio della semplice mensilità» e «le misure a sostegno saranno calcolate in percentuale correlate rispetto al calo del fatturato». Il ministro ha sottolineato che «il provvedimento è ispirato ad una radicale semplificazione delle attuali procedure, superando lo schema normativo improntato sulla base del codice Ateco e favorendo l’automatismo dell’erogazione in tutti i casi in cui ciò risulta possibile, ed eventualmente prevedendo anche in modo opzionale la possibilità di compensazione in sede di dichiarazioni».

Alla filiera «neve» vengono stanziati 600 milioni in aggiunta agli investimenti a fondo perduto per la filiera-neve da ripartire in Conferenza Stato-Regioni. I fondi saranno erogati attraverso la nuova piattaforma Sogei e il Governo si impegnerebbe ad erogare tutti gli indennizzi entro il 30 aprile.
Nelle aree di montagna, ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini, «la stagione si è completamente conclusa in un nulla di fatto. Il primo punto che abbiamo evidenziato – ha affermato in audizione in Commissione parlamentare per le questioni regionali sulle linee programmatiche del suo dicastero – è la necessità che il decreto sostegno preveda della risorse per ristorare tutto il comparto della montagna. C’è la necessità di sostenere comparti che rischiano un danno insostenibile».

INTANTO, OGGI SI TERRÀ al ministero del Lavoro un tavolo con le parti sociali – sindacati e imprese- per una valutazione sul funzionamento dei protocolli di sicurezza e sulla campagna vaccinale nei luoghi di lavoro è previsto con i ministri del Lavoro Andrea Orlando, della Salute Roberto Speranza, e dello Sviluppo Economico Giorgetti ed il Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. L’idea è quella di preparare un piano che – quando il numero di vaccini a disposizione lo consentirà – permetta alle aziende di vaccinare i propri dipendenti in azienda.